TRAPANI – “Il provvedimento del governo rischia di far tornare il Paese in recessione, e in particolare un territorio come il nostro che sconta maggiormente gli effetti della crisi economica e della carenza di occupazione. Il rischio è quello di provocare da subito un effetto deflagrante sul settore edile, con la totale paralisi degli interventi di edilizia privata legati ai bonus, il fallimento di tante imprese impegnate nel comparto e la conseguente perdita di posti di lavoro».
Così il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello commentano il decreto legge del Consiglio dei Ministri con il quale si stabilisce che non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura.
“Una montagna che partorisce un topolino che è già morto – aggiungono -. Il testo già in vigore di fatto cancella in toto quanto previsto dell’art.121 del DL Rilancio, sospendendo con effetto immediato la possibilità per coloro che effettuano spese per le quali si possono ottenere bonus edilizi (Superbonus, Eco e Sisma, Ristrutturazioni, Facciate, ecc.) di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d’imposta. Si tratta di una decisione che ancora una volta denota la miopia politica di un Governo che di fatto allontana l’Italia dall’Europa. Dal canto nostro – concludono – non possiamo accettare che a pagare siano sempre i lavoratori e le famiglie per questo metteremo in campo tutte le azioni necessarie”.