PARVA FAVILLA. – Irritualmente, gli eletti a Sala d’Ercole vengono appellati “onorevoli”. Dico “irritualmente” perché l’appellativo di “onorevole” è un titolo attribuito ai membri del Parlamento nazionale. Ora, qualcuno obietterà che lo Statuto della Regione Siciliana, riferendosi agli eletti all’Assemblea Regionale, li definisce “deputati”. Ed è vero. Ma è altrettanto vero che la Costituzione Italiana, successiva allo Statuto, mette tutte le Regioni sullo stesso piano definendo “Consiglio Regionale” l’insieme degli eletti, e questi, a loro volta, “Consiglieri Regionali”. Ma, passi pure il termine “onorevole”; a condizione, però, che al titolo corrispondano i fatti! E i fatti non possono che discendere dalla parola originaria “onore”, per cui “onorevole” dovrebbe stare a significare “degno d’onore”, una persona, cioè, che si comporta “in modo da meritare onore”. Ora, vi pare comportamento onorevole precipitarsi ad aumentarsi l’indennità da 11.000 a 12.000 euro mensili nella prima seduta assembleare? Sì, è vero, esiste una legge che obbliga il datore di lavoro ad adeguare la retribuzione del proprio dipendente in base alla inflazione. Ma, all’attività parlamentare di un “deputato” si addicono termini quali “datore di lavoro”, “retribuzione”, “dipendente”? Non si è sempre detto che la loro è un’attività tesa al Bene Comune? D’altronde, vi siete mai chiesti perché i Padri della Costituzione nel Titolo V della Carta, riferito ai Consiglieri regionali, non accennino mai al vile denaro per tale carica? Evidentemente, consideravano un tale ruolo così alto e nobile da doverlo sottrarre ad un argomento così degradante. Ma, si sbagliavano: oggi gli “onorevoli” ritengono di svolgere un “lavoro” cui far corrispondere una “paga”. E che paga! Ma ciò che impressiona di più è che non si peritano punto di presentare l’aumento della “paga” come un obbligo cui non possono sfuggire: sarebbe la legge ad imporre al Consigliere regionale di aumentarsi lo stipendio. E c’è anche, addirittura, chi si giustifica affermando … di non aver capito di aver votato in aula un simile provvedimento. Ma, vi pare elegante ed onorevole un simile comportamento?
ONOREVOLI … MA NON TROPPO!
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