PARTANNA – Riuscitissima e positiva la seduta della III Commissione Legislativa Permanente Attività Produttive dell’Ars che si è tenuta stamattina (18 maggio) nel Castello Grifeo di Partanna con all’ordine del giorno l’Audizione in materia di produzione agricola nel territorio della Valle del Belice. “La Valle del Belice, soffre il doppio rispetto al resto della Regione. In questo territorio la presenza della mafia si è fatta sentire anche nel settore dell’agricoltura e la riunione di oggi qui è un modo serio per affrontare i problemi dell’agricoltura con le istituzioni preposte”. Lo ha detto il deputato Nicolò Catania partecipando come componente ai lavori della Commissione. Sono stati anche convocati, oltre ai deputati membri della Commissione, esponenti del mondo agricolo: Valentina Blunda, presidente di “Sicily food Belice Valley soc coop agr”, Giuseppe D’Angelo, presidente del Movimento “Terra è Vita”, il presidente della Federazione Coldiretti Trapani che ha delegato un suo sostituto, Giuseppe Aleo, responsabile Copagri Trapani, Vincenza Viola, referente Unione Coltivatori Italiani. Appassionati e concreti gli interventi degli invitati. La prima ad intervenire è stata Valentina Blunda che ha esposto le problematiche strutturali dell’agricoltura belicina su cui sono stati per lo più d’accordo gli altri intervenuti: quella idrica; “Il Consorzio di bonifica – ha detto – non funziona bene, le reti sono un colabrodo, gli impianti sono poco funzionanti e i canoni sono elevati. Dopo aver coltivato e preparato le olive da tavola gli agricoltori si trovano nei mesi estivi nell’impossibilità di irrigare per mancanza dell’acqua in un momento in cui di essa c’è più bisogno”. Altra problematica riguarda la manodopera; “La mancanza di manodopera al momento della raccolta delle olive – ha evidenziato Blunda – è un grosso problema, sollecito la Commissione a trovare soluzioni normative adeguate per trovare una soluzione, per esempio attraverso la collaborazione con agenzie o enti in grado di intavolare rapporti con i Paesi del Nordafrica in modo da far arrivare in tempo utile manodopera stagionale in regola”. L’altro problema è il moltiplicarsi dei costi della manodopera, dei concimi, del gasolio agricolo, ecc. a fronte di un prezzo delle olive e dell’olio sostanzialmente rimasti invariati. “L’istituzione di un borsino presso la Camera di Commercio di Trapani – ha ribadito ancora Blunda – potrebbe essere una soluzione per individuare la quotazione media dell’oliva da tavola e poi di un prezzo della stessa”. La scarsa cultura dell’aggregazione presente tra gli agricoltori è stato un altro punctum dolens sottolineato. Convinti della bontà della commissione aperta il presidente della commissione on. Gaspare Vitrano e gli altri deputati. “La presenza della Commissione oggi a Partanna è testimonianza di presenza dello Stato sul territorio – ha detto appunto il presidente Gaspare Vitrano – ascoltare la voce dei diretti interessati e capire da vicino le problematiche di un comparto vitale per la nostra Regione”. Quella di Partanna è stata la prima seduta della Commissione fuori dal Palazzo dei Normanni dall’inizio della legislatura. “Andare nei territori e contribuire alla risoluzione delle problematiche anche del comparto agricolo è il metodo di lavoro che si è dato la Commissione”, ha detto l’on. Nicolò Catania che ha continuato: “L’apertura all’apporto delle forze dell’agricoltura è un modo serio di affrontare i problemi dell’agricoltura stessa”. (a.b.)