SEGESTA – Su decisione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano nei siti italiani da quest’anno si entra liberamente anche venerdì 2 giugno, oltre a domenica prossima, 4 giugno. Quale migliore occasione, quindi, per raggiungere il parco di Segesta e scoprire che gli archeologi stanno riportando alla luce un’ampia porzione dell’antica strada: un percorso di 4,30 metri, largo 3,80 metri, con tracce della pavimentazione originaria del primo periodo ellenistico.
Sarà infatti possibile partecipare – venerdì 2 giugno alle 16 e alle 16.45 – alla visita guidata di CoopCulture lungo il percorso appena disegnato per permettere la lettura completa dell’intera area, compresa una vicina serie di “edicole” candide di epoca ellenistica, nicchie quadrangolari allineate sulla parete rocciosa destinate probabilmente al culto degli eroi defunti. Un primo nucleo di 24 edicole venne scoperto dallo studioso Massimo Denaro e in tempi più recenti l’archeologa Rosa Maria Cucco le ha messe a confronto con nicchie analoghe, su monte Alburchia sulle Madonie e nella necropoli di Lilibeo (l’attuale Marsala), che potrebbero avere una funzione analoga alle latomie della Sicilia Orientale, anch’esse destinate al culto degli antenati e degli eroi.
Siamo sull’Acropoli Sud nel Parco diretto da Luigi Biondo, nella zona della cosiddetta Casa del Navarca – così chiamata finora, anche se questi nuovi scavi mettono in dubbio l’attribuzione al navarca Eraclio, ricchissimo armatore citato da Cicerone nelle Verrine -, un sito stratificato a più livelli, un edificio importante a due piani dove si svolgevano probabilmente compravendite e atti pubblici: qui è affiorata gran parte della strada, uno splendido capitello con foglie d’acanto, mattoni in pasta marmorea e molti frammenti, che si aggiungono alla pavimentazione a mosaico unica nel suo genere, una sorta di antico gioco illusorio a tessere romboidali, “sectilia” marmorei (bianco, celeste e verde), una sequenza concatenata di cubi dall’effetto tridimensionale Nel corso della visita l’operatore di CoopCulture parlerà dell’impianto urbanistico di Segesta e delle tecniche edilizie, ma soprattutto rifletterà con i visitatori sulle ipotesi più accreditabili per l’intero sito. Dopo avere superato la biglietteria, i visitatori potranno decidere se usare la navetta o salire a piedi fino alla Casa del Navarca, dove li attenderà l’operatore di Coopculture. Al termine della visita all’area di scavo, si potrà proseguire nelle vicinanze lungo la “via delle edicole votive”.
Domenica (4 giugno) alle 10.30 si potrà invece scegliere SEGESTA EXPERIENCE, visita approfondita al Parco archeologico di Segesta, in maniera da non perderne alcuna caratteristica, anche quelle meno indagate. “Segesta experience” toccherà il tempio dorico, lo splendido teatro affacciato sulla vallata con la cavea a ferro di cavallo; l’Agorà, e l’antiquarium in cima alla collina, raggiungibili con le navette del Parco. La visita sarà possibile per tutto il mese anche nei giorni 11-16-17-18-23-24-30 giugno. Ticket: 15 euro. Info: www.coopculture.it