SANTA NINFA – A riprova del fallimento dell’esperienza degli Ato, ritorna il rischio del blocco del servizio nel territorio dell’ATO TP2.
“Non sono in grado di garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti – ha dichiarato il liquidatore Nicola Lisma – il rischio del blocco è imminente. Speravamo che i Comuni garantissero quanto meno le spese correnti ed invece dal primo gennaio ad oggi, senza considerare i crediti pregressi, la società ha ricevuto solamente un terzo del fatturato e meno della metà di quanto sarebbe necessario per affrontare l’ordinaria amministrazione. Ho inviato diversi solleciti – ha continuato Lisma – ho messo in mora i Sindaci, ho iniziato le attività di recupero crediti, ho sollecitato più volte la Regione, ma niente di nuovo all’orizzonte. Occorrerebbero, nell’immediato, oltre 2 milioni di euro per tamponare la situazione, ma, oltre a questo, è fondamentale la regolarità nei pagamenti. Mi appello ancora una volta al senso di responsabilità dei Sindaci e del Presidente della Regione – ha concluso Lisma – affinché si trovino tutte le soluzioni necessarie per evitare l’elevato rischio di insorgenza di emergenza igienico-sanitaria nel territorio degli 11 comuni dell’ATO TP2”.
I dipendenti vantano il saldo della mensilità di maggio e tra dieci giorni matureranno la mensilità di giugno più la quattordicesima.
I Comuni soci mostrano sempre più difficoltà nel pagare quanto dovuto alla società.
I crediti, a lordo dei pignoramenti, ormai ammontano ad oltre 30 Milioni di euro.
Poveri noi. E’ a rischio pure un pessimo servizio con costi troppo alti.