LAMPEDUSA – “La ricerca e l’utilizzo delle nuove tecnologie legate all’ambiente sono essenziali per lo sviluppo ecosostenibile della Sicilia, vanno sostenute con forza e valorizzate attività di studi e sperimentazioni come quelle avviate a Lampedusa, ‘Super Sito’ per la sua collocazione strategica nel Mediterraneo”.
Lo ha detto l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ieri (20 giugno) a Lampedusa a margine della presentazione – organizzata in collaborazione con la Regione siciliana – del “Progetto internazionale per lo studio dell’atmosfera del bacino del Mediterraneo” realizzato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che prevede una campagna di misure per valutare lo stato presente e futuro dell’atmosfera dell’isola più grande delle Pelagie che ha una forte componente antropizzata ed è particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici.
Per questo progetto, denominato ChArMEx (Chemistry and Aerosol Mediterranean Experiment), l’Osservatorio Climatico dell’ENEA costituisce un “Super Sito” a Lampedusa per la sua collocazione strategica in uno dei siti più meridionali d’Europa, e riveste un ruolo chiave anche per le competenze sviluppate dall’ENEA nell’ambito di programmi internazionali sul clima e alla sua partecipazione alle reti di misura globali.
Per questa campagna, è stato attrezzato un secondo sito di misura presso il Centro dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR di Capo Granitola (Trapani) sulla costa meridionale della Sicilia, circa 100 chilometri a nord di Lampedusa, con cui opera in collegamento.
“Faremo tesoro – ha aggiunto l’assessore Lo Bello – dei dati rilevati dall’ENEA al termine delle ricerche, che consentiranno alla Giunta regionale di poter pianificare gli interventi più adatti per la prevenzione integrata dei fenomeni di inquinamento dell’aria e del mare”.