MARSALA – Marsala si appresta ad accogliere i trattori e gli agricoltori di tutta la provincia di Trapani per la grande manifestazione di protesta del 16 e 17 febbraio indetta dalle Segreterie provinciali di CONFSAL, COPAGRI, FEDER.AGRI, FNA, CONFAGRICOLTURA e LIBERI AGRICOLTORI. I produttori agricoli, stanchi di essere bistrattati si mobilitano per essere ascoltati dalle Istituzioni Politiche, affinché le loro istanze giungano all’attenzione dei Governi di Palermo, Roma e Bruxelles. Agricoltori e trattori si concentreranno intorno alle ore 9,00 di venerdì prossimo in 4 punti di raccolta (piazza Comunale di Rilievo e nei piazzali delle Cantine: Birgi, Paolini ed Europa) per poi giungere tutti insieme nell’Area Attrezzata del Mercatino di Marsala, messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale che è vicina ai disagi vissuti dal mondo agricolo locale. Gli agricoltori, sorretti dalle 5 sigle sindacali terranno un SIT IN al quale sono state invitate a partecipare le autorità politiche e istituzionali della provincia di Trapani. “Il 16 e 17 febbraio è solo l’inizio di una vertenza che potrebbe estendersi a tempo indeterminato e coinvolgere gli agricoltori delle altre provincie siciliane se la Regione Siciliana continuerà a disattendere le richieste dei suoi agricoltori – sostiene Cipriano Sciacca, Segretario Regionale CONFSAL: -. E’ prioritario il riconoscimento del ristoro per i danni subiti dalle produzioni delle ultime 2 campagne agrarie a causa degli eventi atmosferici di natura catastrofale (siccità) che hanno colpito la Sicilia. Inoltre chiediamo il credito d’imposta per l’acquisto di mezzi di produzione (trattori, macchine agricole, attrezzature di lavoro, concimi, fertilizzanti, fitofarmaci, carburanti e prodotti energetici”
Gli agricoltori chiedono urgentemente il riconoscimento dei ristori per fronteggiare i gravi danni subiti dalla siccità e dall’innalzamento delle temperature che hanno oltrepassato i 50° in alcuni giorni cruciali per la maturazione dell’uva. “La manifestazione agricola ha lo scopo di rivendicare misure urgenti e programmatiche a sostegno degli Agricoltori Trapanesi prima che siano costretti ad abbandonare la terra – dice Giuseppe Aleo Presidente Provinciale della COPAGRI Trapani -. Urge un ristoro immediato dei danni subiti della precedente e dall’attuale campagna agraria attivando le misure previste AGRI-CAT, il Fondo Mutualistico Nazionale che risarcisce i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione). La nostra situazione rientra fra le misure per le quali è previsto il ristoro, ma per attivarlo occorre che il Governo Nazionale presenti una deroga ad AGRI-CAT, quindi manca solo una formalità burocratica”.
L’agricoltura siciliana sta attraversando uno dei periodi più bui degli ultimi decenni, caratterizzato da raccolti sempre meno generosi, talvolta ridotti a lumicino dalle avverse condizione meteorologiche, a fronte dei costi di produzione sempre più in aumento e dei prezzi di commercializzazione del prodotto siciliano in caduta libera. “Con la manifestazione del 16 e 17 del corrente mese avvertiamo la necessità di non fare morire le speranze degli agricoltori ormai sul lastrico della disperazione – sostiene Enzo Daidone, Segretario Provinciale CONSAL -. Alzeremo la pressione pacifica della protesta se non avremo positivi riscontri, basta pensare a quello che l’agricoltura ha rappresentato per l’economia e l’occupazione in questa provincia. Altra questione importante di cui ci occuperemo riguarda azioni rivolte a garantire il prezzo delle produzioni e non più a subirlo come di solito succede negli ultimi decenni”.
L’agricoltura siciliana ormai e allo sbando, le istanze della base non raggiungono più chi è deputato a legiferare e/o a governare. Gravissima è stata la scelta del Parlamento Europeo di schierare la polizia, in tenuta antisommossa dietro alle transenne posizionate lungo tutto il perimetro del Palazzo e di aver azionato gli idranti contro gli agricoltori manifestanti, al posto di accogliere una delegazione. I rappresentanti degli agricoltori devono essere accolti dalle istituzioni e, in loro assenza, da qualificati dirigenti che conoscono le problematiche locali e le reali esigenze del mondo agricolo. “Gli agricoltori scendono in piazza per sollecitare anche un loro coinvolgimento nelle scelte politiche agrarie del nostro Paese che non devono essere delegate a burocrati che non sanno nulla, o poco, del settore – dice Michele De Maria Segretario provinciale FEDERAGRI -. Oltre alle misure urgenti, da cui dipende la sopravvivenza dell’agricoltore siciliano chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico per rilanciare il settore. E’ improcrastinabile l’attivazione della vendemmia verde 2024 (disponendo fondi adeguati del nuovo OCM Vino) e il pagamento di tutte le misure agro ambientali. Inoltre urgono opere infrastrutturali per la viabilità e per l’equa distribuzione dell’acqua degli invasi in periodi di siccità”.
Sabato 17 febbraio i trattori di tutta la provincia agricola, già radunati nell’Area Attrezzata del Mercatino, si muoveranno in corteo e attraverseranno le principali arterie della Città, non allo scopo di paralizzare il traffico a Marsala ma nel tentativo di far sentire il loro grido disperato di aiuto; poiché senza agricoltura questa terra non ha un futuro essendo, essa, da sempre il più importante comparto economico. “Scendiamo in piazza per manifestare la nostra indignazione verso la mancata risoluzione delle problematiche che affliggono oramai da troppo tempo l’agricoltura e che si riversano su ogni singolo agricoltore – Dice Gianfranco Giacalone, segretario provinciale della Confederazione Liberi Agricoltori -. Manifestiamo per: l’assenza del prezzo minimo garantito sulle produzioni; l’inutile, quanto eccessiva, burocrazia che crea uno scollamento tra i vertici delle istituzioni pubbliche e la base; l’assenza di efficienti controlli sui prodotti importati dall’estero; l’inefficienza delle infrastrutture rurali (viabilità e delle reti idriche, ecc.). La ragione di tale manifestazione va in primis ricercata in una politica comunitaria che non interviene con la destinazione di risorse necessarie, attuata attraverso regolamenti che tendono a spostare la funzione primaria dell’Agricoltura dalla produzione di beni a una funzione sempre più ambientale; mentre, il Governo, da parte sua, accetta passivamente ogni decisione comunitaria, adottando provvedimenti che continuano ad aggravare la situazione delle imprese”.
Le Organizzazioni Professionali e Sindacali CONFSAL, COPAGRI, FEDER.AGRI, FNA, CONFAGRICOLTURA e LIBERI AGRICOLTORI confidano in una grande partecipazione alle due giornate e non solo di agricoltori e addetti ai lavori.