Confederazione di associazioni unite per la cultura e la lingua siciliana presenterà le sue proposte il 21 febbraio all’ARS

PALERMO – La confederazione delle Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana (AUCLIS), in merito a quanto esposto ieri (14 febbraio) nella conferenza stampa dall’assessore Girolamo Turano e dall’eurodeputato Ignazio Corrao, fa sapere che considera positiva la scelta di coinvolgere gli artisti nei progetti scolastici sulla lingua siciliana. “Tuttavia – prosegue AUCLIS – nessuna lingua giudicata ‘vulnerabile’, come lo è dall’UNESCO quella siciliana- è riuscita a invertire la tendenza con le sole misure ascoltate ieri. Soltanto un adeguato progetto di pianificazione linguistica può rilanciare seriamente la lingua siciliana”.

Continua AUCLIS: “Le istituzioni regionali dovrebbero fare tesoro delle tante false partenze del passato e rivolgersi a esperti in pianificazione linguistica piuttosto che a filologi. Occorre prendere ispirazione dalle politiche di pianificazione e normalizzazione linguistica che hanno funzionato in Europa, come quelle del Galles o della Catalogna. Tuttavia, per adattarle e applicarle alla realtà siciliana occorrono persone esperte in materia e con visione strategica”.

L’AUCLIS fa sapere che presenterà le sue proposte strategiche in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, il prossimo 21 febbraio alle ore 16,00 a Palermo, presso la Sala Mattarella del Palazzo Reale. Il convegno, dal titolo “Come valorizzare la lingua siciliana? 10 proposte operative”, è rivolto tanto ai politici siciliani – già stimolati su queste tematiche dall’AUCLIS nei giorni scorsi con una lettera aperta – quanto alla cittadinanza.

Tra gli interventi previsti anche quelli di alcuni linguisti esperti in lingue regionali e minoritarie, in pianificazione linguistica e nell’insegnamento della lingua siciliana che – precisa AUCLIS – “non terranno relazioni accademiche ma formuleranno proposte operative”.

Si tratta, in particolare, di Marco Tamburelli, professore di bilinguismo all’Università di Bangor, in Galles, e direttore dell’International Research Network on Contested Languages; Michal Belina, professore di linguistica all’Università di Varsavia ed esperto di lingue regionali della penisola iberica; Marco Trizzino, professore di lingua e storiografia greca presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma e autore di una tesi di laurea sulla pianificazione linguistica applicata al siciliano; Alfonso Campisi, titolare della cattedra di lingua e cultura siciliana “Vincenzo Consolo” all’Università La Manouba di Tunisi; Gaetano Cipolla, emerito professore di Italiano e Presidente del Dipartimento di Lingue Straniere Moderne alla St. John’s University di New York.


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