Al Parco Archeologico di Selinunte rinaturalizzata la foce del fiume Cottone, emerse strutture archeologiche insabbiate

SELINUNTE – Come ha evidenziato Gianluigi Pirrera, Vice Presidente Nazionale Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica: “Nel Parco Archeologico di Selinunte, recuperando e rinaturalizzando la foce del fiume Cottone, gli spazi golenali e le aree di confluenza di 2 affluenti si è avuto un reale collaudo dei lavori di Protezione Civile che hanno permesso, proprio coi lavori idraulici, di fare emergere strutture archeologiche portuali insabbiate”. Federico Preti – Presidente Nazionale A.I.P.I.N. – Docente di Idraulica e Difesa del Suolo dell’Università di Firenze, ha ribadito: “Il ripristino dei reticoli idraulici naturali è essenziale per tutto il territorio italiano. Fino a 50 anni fa l’acqua sarebbe andata a finire nelle scoline dei campi, nel reticolo idraulico minore o a monte dei terrazzamenti che favoriscono le infiltrazioni e ritardano i deflussi o in micro – invasi e laghetti collinari. In assenza di queste opere, i danni potrebbero aumentare del 20 – 30%”.


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