ROMA – Il 19 aprile, come ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale del Fegato, un’iniziativa delle società scientifiche di tutto il mondo legate all’ambito epatologico volta a sensibilizzare la popolazione mondiale sulla crescita delle patologie epatiche, spesso legate al peggioramento degli stili di vita: ogni anno, in Italia, almeno 15mila pazienti muoiono per cirrosi e circa 6mila per carcinoma del fegato. Tuttavia il 90% di questi casi sarebbero prevenibili, con azioni individuali in favore di un corretto stile di vita e con politiche sanitarie adeguate. Il fegato elabora zuccheri, proteine e grassi, che vengono poi trasformati in energia richiesta dal resto del corpo. Interagisce con numerosi altri organi, contribuisce al metabolismo ed è uno dei migliori protettori del sistema immunitario. Depura il sangue, filtrando farmaci e altre sostanze tossiche, produce la bile e sintetizza i fattori essenziali per la coagulazione.
“L’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, che conta quasi mille soci iscritti, da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi – sottolinea la prof.ssa Vincenza Calvaruso, Segretario AISF – Le malattie epatiche croniche si sviluppano silenziosamente, causando cicatrici progressive e cirrosi e si classificano al secondo posto dopo la cardiopatia ischemica in termini di anni di vita lavorativa persi a livello globale”.
Per favorire comportamenti virtuosi e incentivare la prevenzione, dal World Liver Day parte un decalogo volto a salvaguardare la salute del fegato. 1) Evitare il consumo di alcol, che provoca sette diversi tipi di cancro ed è una delle cause più frequenti di patologie epatiche. 2) Seguire una dieta salutare (fatta di frutta, verdura, legumi, proteine), riducendo gli zuccheri complessi e cibi ad alto contenuto di grassi saturi. 3) Vaccinarsi contro l’Epatite A e B, con quest’ultima vaccinazione che protegge anche dall’Epatite Delta. 4) Fare controlli regolari dal proprio Medico di Medicina Generale. 5) Mantenere l’igiene delle mani per prevenire infezioni da Epatite A ed E. 6) Evitare di condividere aghi contaminati, non solo associati all’uso intravenoso di droghe, ma anche per tatuaggi e piercing. 7) Praticare sesso sicuro per evitare contagio da Epatite B e C. 8) Evitare gli inquinanti ambientali, che possono danneggiare le cellule epatiche. 9) Non fumare. 10) Fare regolarmente esercizio fisico per ridurre l’accumulo di grassi nel fegato, aumentare il flusso sanguigno e intensificare la funzione metabolica.