SELINUNTE – Un complesso di sepolture fuori dalla cinta muraria e dalla porta nord dell’antica Selinunte: è la Necropoli di contrada Galera Bagliazzo, una delle zone meno conosciute del Parco di Selinunte che, disboscando e ripulendo l’area, ha creato un nuovo itinerario di visita. Che sarà inaugurato domenica prossima (5 maggio) quando alle 9.30 partirà una “pedalata archeologica” di circa 5 km, proprio verso la necropoli. Sarà questa la novità della giornata a ingresso gratuito al Parco, che cade come di consueto nella prima domenica del mese: un’occasione unica anche perché si attraverserà, in bici, una distesa di macchia mediterranea, tra ulivi e rovine archeologiche. Alle 10, per visitare la necropoli, giungerà a Selinunte anche il coordinamento regionale siciliano dei Gruppi Archeologici d’Italia, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Selinunte e La Rotta dei Fenici: di fatto parteciperanno gruppi di volontari appassionati d’arte, provenienti da tutta la Sicilia, coordinati dall’archeologo e vicepresidente nazionale Alberto Scuderi.
La Necropoli era stata già individuata da Tommaso Fazello nella prima metà del XVI secolo e poi scavata nella seconda metà intorno al 1996 quando, scongiurata l’ipotesi della costruzione di un campo di golf, i terreni vennero finalmente espropriati ed entrarono nelle pertinenze del Parco archeologico. Che da giugno prossimo – annuncia il direttore Felice Crescente – avvierà qui una nuova campagna di scavo con il supporto di Archeofficina di Marco Correra e con la guida di Andrea Bertaiola, dottorando alla Ca Foscari di Venezia con una tesi proprio sulle Necropoli arcaico-classiche, che fa parte stabilmente dell’équipe di Clemente Marconi. La Necropoli, che ospita diverse sepolture a inumazione di personaggi di ceto elevato, durante gli scavi ha già restituito vasi di produzione corinzia del VI secolo a.C. e si pensa molti altri materiali che negli anni scorsi i tombaroli trafugarono e vendettero soprattutto all’estero. Dalla pulitura dell’area sono già emersi capitelli, colonne scanalate, e sono stati individuati i pezzi di un monumento funerario seppellito in una “fossa di purificazione”.
La pedalata archeologica organizzata da Coopculture (con il supporto tecnico e logistico di Smile and Ride), nasce proprio con l’intento di valorizzare questa area che non fa parte del percorso abituale di visita a Selinunte. Il gruppo di ciclisti (ognuno sulla sua bici personale) arriverà alla Collina orientale, costeggiando il lato nord del Tempio G, tra i suoi colossali crolli e la distesa di uliveti, e imboccherà il sentiero che tra discese e salite (adatte ad un pubblico allenato), giunge alla Necropoli. Qui l’attenderà Luigi Lentini, ispettore onorario del Parco di Selinunte e uno dei primi a scavare la Necropoli nel 1996: sarà lui a condurre una breve visita guidata. “Di questo sito non si conosce ancora l’esatta estensione, potrebbe addirittura arrivare fuori dai confini del Parco – spiega Lentini -; e ha restituito moltissimi reperti, almeno a quanto confessarono scavatori abusivi dell’epoca. Siamo nella zona Nord oltre le mura della città, tra baglio Bagliazzo e le Case Titone, il toponimo fu scelto nell’Ottocento da Antonino Salinas”.
Al termine della visita, riprese le bici, il gruppo di ciclisti raggiungerà l’uscita del Parco seguendo un percorso ad anello e attraversando anche l’antico alveo del fiume Cottone.
Il parco di Selinunte è aperto dalle 9 alle 19. Alle 11 si può partecipare a Selinunte Highlights, la visita guidata di CoopCulture fino alla collina orientale per scoprire le vicende storiche dello sviluppo della città, poi verso il Baglio Florio e ancora, sulle navette elettriche, fino alla straordinaria Acropoli affacciata sul mare. Info e biglietti: www.coopculture.it.