Un’altra terribile strage sul lavoro, a Casteldaccia in provincia di Palermo

CASTELDACCIA – “Pesantissimo il bilancio delle vittime. Cinque operai morti e uno ricoverato in condizioni gravissime. Gli operai stavano eseguendo dei lavori di manutenzione e lavoravano per una ditta esterna all’Amap, l’Azienda municipale acquedotti. La magistratura faccia immediatamente chiarezza sulle circostanze che hanno portato a questa ennesima tragedia sul lavoro, sul livello di formazione degli operai, sul rispetto delle condizioni di sicurezza e sulle responsabilità delle ditte e del committente. Nell’esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, e nella speranza che almeno il sesto lavoratore coinvolto riesca a salvarsi, non si può non constatare che l’esternalizzazione di mansioni anche pericolose e delicate è sempre presente nelle morti sul lavoro. Il governo prenda atto che siamo di fronte a una vera e propria emergenza che ha fatto registrare oltre 350 vittime dall’inizio dell’anno. Il governo si dia una mossa e vari un piano straordinario che metta al centro la sicurezza dei lavoratori”. Lo rende noto l’ufficio stampa gruppo Misto Alleanza Verdi e Sinistra del Senato.

“L’incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un’emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni. la Cisal indice per martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all’incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermitano.

“Oggi dobbiamo piangere cinque operai morti nel palermitano, che si vanno ad aggiungere ai quasi duecento già tragicamente spariti nel 2024. Sono numeri inaccettabili per un Paese civile. Bisogna smetterla però con le frasi di circostanza nel giorno in cui si verificano queste tragedie e passare alle azioni concrete che prevengano incidenti che si sarebbero potuti evitare”. Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.

“In tal senso Confimprenditori promuoverà a breve un tavolo di confronto tra parti sociali, politica, imprese e lavoratori per trovare un accordo al fine di rivedere e rafforzare la normativa sulla sicurezza sul lavoro, garantirne la piena attuazione e migliorare tramite nuovi finanziamenti il sistema dei controlli. Tutto questo dovrà passare attraverso un processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica i cui costi non potranno ricadere esclusivamente sulle imprese”.

“Non possiamo che stringerci intorno al dolore di tutte le famiglie degli operai che hanno perso tragicamente la vita nell’incidente sul lavoro di Casteldaccia, con un pensiero in particolare a quelle degli alcamesi Roberto Raneri ed Epifanio Alsazia”.
Lo affermano il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario generale Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello.
“Quello che fa aumentare il dolore – aggiungono – è assistere all’ennesimo copione che si ripete uguale ormai da troppo tempo quando si tratta di incidenti sul lavoro. Ovviamente attenderemo che si faccia luce su cause ed eventuali responsabilità, ma sta di fatto che la sicurezza sul lavoro è ormai da troppo tempo un’emergenza sociale e la Uil dal livello nazionale fino a quello regionale e territoriale non fa che ribadire la necessità di maggiori misure a tutela di chi lavora. Servono provvedimenti coraggiosi e drastici. Bisogna intervenire sul sistema delle gare al massimo ribasso e dei subappalti a cascata, così la Uil propone da tempo sulleproprie piattaforme nazionali”.


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