PALERMO – Il Ddl sulle dipendenze è stato approvato oggi con un finanziamento di 11 milioni di euro. Tutti soddisfatti anche se non sono mancate le polemiche.
“Con questa norma – ha dichiarato Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana – che nasce da una proposta di legge ed una forte iniziativa politica del Presidente della Regione, creiamo nuovi strumenti e stanziamo nuove risorse per combattere e prevenire l’uso del crack e di tutte le droghe, divenute sempre più un elemento di emergenza sociale ed umana. Per questo, Forza Italia da subito ha sposato e sostenuto l’iniziativa del presidente, che ancora una volta ha dimostrato grande attenzione e sensibilità su un tema delicatissimo. L’approvazione di questa norma col sostegno di tutte le forze presenti all’Ars rappresenta un bell’esempio di politica del fare, che supera ogni steccato ideologico ed ogni appartenenza di partito per dare risposte, servizi e soprattutto aiuto concreto ai giovani vittime di questo fenomeno e alle loro famiglie”.
“Oggi è stato ottenuto un risultato importante per tutti i cittadini siciliani – ha detto il vicepresidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona, oggi pomeriggio poco dopo l’approvazione del DDL Dipendenze all’ARS – Abbiamo lavorato molto per poter consegnare alla Sicilia uno strumento così prezioso. Personalmente, e come gruppo PD, ho chiesto e ottenuto l’aumento delle risorse a 11,2 milioni di euro ed è un grande risultato. L’esigenza oggi è che lo Stato scenda in campo per contrastare quelle che sono le grandi piaghe della nostra società. C’è bisogno di programmare e progettare sul sociale e sulla sicurezza, che oggi purtroppo rappresentano un flagello per la nostra comunità: Comunque, è stato compiuto un passo importante, che spero possa essere solo il primo. Sul contrasto alle dipendenze da droghe e crack è stucchevole però che Schifani provi ad assumersi il merito di un disegno di legge nato da un’iniziativa parlamentare e non governativa – ha concluso -, ma siamo ormai abituati a sentire dichiarazioni infelici da parte della maggioranza”.