Il mazarese Arresta (Radical) vince un rocambolesco 29° Slalom di Misilmeri

MISILMERI – Terza vittoria stagionale (con bis qui a Misilmeri, dopo il primato del 2022) per il veloce mazarese Totò Arresta, il quale sconfitte malasorte e piccoli errori tra i birilli, stacca il pass per un bellissimo e meritato successo nel 29° Autoslalom Città di Misilmeri – Memorial Luca Cerniglia, prova conclusiva del Trofeo d’Italia Sud Slalom AciSport, diciottesima tappa del Campionato siciliano Slalom, a coeff. 1,2, quarto ed ultimo appuntamento (a punteggio raddoppiato) con lo Challenge degli Emiri, la serie regionale dedicata agli Slalom automobilistici (quest’anno nel ricordo del compianto pilota belmontese Giovanni Buttacavoli) ideata dalla Misilmeri Racing, abile a promuovere l’evento ospite nella cittadina alle porte di Palermo, con il patrocinio del Comune di Misilmeri.
Sulla linea d’arrivo in contrada Piano Stoppa, Totò Arresta, al volante della nuova Radical Prosport Suzuki 1.4 della RO Racing (portata praticamente al debutto a Misilmeri), ha preceduto gli altri due straordinari trapanesi Girolamo “Gimmy” Ingardia (di Mazara del Vallo), con la Elia Avrio ST09 Suzuki schierata dalla Trapani Corse, staccato di soli 38 centesimi di secondo ed Antonio Virgilio (opera a Buseto Palizzolo), a sua volta distante 85 centesimi di secondo dalla vetta, al volante della sua Radical SR4 Suzuki, iscritta dalla Drepanum Corse. Grande merito, inoltre, all’altro forte mazarese Giuseppe Giametta, non troppo fortunato nelle fasi iniziali della gara (causa rottura della catena in Gara 1 sulla sua Gloria B5 Evo Suzuki della RO Racing), ma finito comunque buon quarto assoluto, ad appena 1”61 da Arresta.
Il vincitore ha dovuto reagire psicologicamente ai due errori commessi tra i birilli nella prima e nella seconda manche cronometrata, con conseguente duplice penalità, pur avendo fatto segnare il miglior parziale assoluto in entrambe le salite. E poi alla rottura di un tirante del collare Hans durante Gara 2, che ha costretto Arresta a guidare in una posizione innaturale. “Guarda – sottolinea Totà Arresta – una vittoria che mi ripaga in tutto e per tutto della scarsa fortuna iniziale avuta. Se poi teniamo conto che ho dovuto disputare la 3a manche con il rischio di una improvvisa rottura della catena sulla mia biposto il quadro di oggi mi sembra abbastanza chiaro. Merito agli avversari, mai domi, la mia Radical ha un grande potenziale”.
Davvero merito a piloti velocissimi come Ingardia, Virgilio e Giametta, i quali hanno avuto il coraggio di provare sempre ad aggredire il miglior tempo di manche dando spettacolo ad ogni metro del selettivo tracciato di quasi 3 km (nonostante svariate penalità accumulate da tutti e tre i concorrenti per l’abbattimento di birilli, che ne hanno minato certamente la prestazione finale), al cospetto di un pubblico numeroso ed appassionato, giunto a Misilmeri da diverse zone della Sicilia
Molto in vista anche l’esperto agrigentino (di Sciacca) Nino Di Matteo, brillante quinto assoluto al traguardo di Piano Stoppa alla guida della fedele Gloria C8F Evo Suzuki, anch’essa schierata dalla RO Racing di Cianciana (AG). Meno performante del solito, a causa di vari piccoli problemi tecnici, l’altro saccense Salvatore Catanzaro il quale, grazie ai punti accumulati con il sesto posto finale a Misilmeri, ha raggiunto comunque la matematica certezza della conquista del Trofeo Sud Slalom AciSport, con la sua Gloria B5 Evo Suzuki, in questo caso per i colori Trapani Corse.

A chiudere la “top ten” al Città di Misilmeri numero 29 ci hanno pensato gli altri “veterani” trapanesi Andrea Raiti (7°, su GMG Alfa Romeo 2.0, Trapani Corse) e Nicolò Incammisa, vincitore nel 2023 ma oggi in precarie condizioni fisiche, con la Radical SR4 Suzuki ancora “griffata” Trapani Corse. Nona piazza assoluta per l’esperto messinese (di Novara di Sicilia) Alfredo Giamboi, vincitore nel gruppo Speciale e nella classe S6 con la Fiat X1/9 Dallara della RO Racing, mentre il palermitano Giuseppe Catalano ha chiuso alla decima piazza, con l’ammirata Chevy Sedan 34 Yamaha ancora RO Racing, prevalendo nel gruppo E2SH e portando a casa anche il trofeo tra gli Under 23.
Tra gli altri primati di gruppo, quelli dell’agrigentino (vive a Cammarata) Fabio La Greca, vincente in A con la Fiat Seicento Sporting, del ragusano Guglielmo Licitra (gruppo N, su Renault Clio Williams), del trapanese Vito Sanclemente (Racing Start, Peugeot 106 Gti 16v, Trapani Corse), del montemaggiorese Filippo Millonzi (VBC Bicilindriche, su Fiat 500 Misilmeri Racing), dei già citati Arresta (in E2SC) e Giametta (E2SS/TMSS). Ed ancora, affermazioni del forte brontese Marco Gammeri (in E1 Italia, al volante della sua Renault Clio RS, RO Racing) e per il locale Angelo Vitrano (vincente tra le Racing Start Plus, su Peugeot 106 Gti 16v, per la Misilmeri Racing). Lo stesso Vitrano si è aggiudicato altresì il successo tra i piloti di Misilmeri (portando a casa il Memorial Luca Cerniglia), precedendo Agostino Ingrassia (Peugeot 106 Gti 16v, Misilmeri Racing) e lo sfortunato Sebastiano Visconti (Elia Avrio ST09 Suzuki, sempre per i colori di casa).
Nella speciale graduatoria riservata ai Piloti diversamente abili si è imposto il montemaggiorese Alessandro Di Francisca (Renault Clio Williams, ancora per il sodalizio presieduto da Giuseppe Bonanno), tre le Lady successo per la campionessa italiana Slalom in carica Angelica Giamboi (Fiat X1/) Dallara, RO Racing), davanti alla etnea Rossella Pappalardo (Fiat 500, Scuderia Venanzio) ed alla brontese Alice Gammeri, nell’abitacolo della Renault Clio Williams schierata dalla RO Racing. Il medesimo sodalizio agrigentino con al timone Rosario Catalano ha infine prevalso nella graduatoria riservata alle Scuderie.

La classifica: 1) Totò Arresta (Radical Prosport Suzuki), in 132,35 “punti-secondi”, 2) Girolamo Ingardia (Elia Avrio ST09 Suzuki), in 132,73 3) Antonio Virgilio (Radical SR4 Suzuki), in 133,20 4) Giuseppe Giametta (Gloria B5 Evo Suzuki), in 133,96 5) Nino Di Matteo (Gloria C8F Evo Suzuki), in 138,43 6) Salvatore Catanzaro (su Gloria B5 Evo Suzuki), in 141,12 7) Andrea Raiti (GMG Alfa Romeo), in 144,81 8) Nicolò Incammisa (Radical SR4 Suzuki) in 148,28 9) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9 Dallara), in 148,59 10) Giuseppe Catalano (Chevy Sedan 34 Yamaha), in 150,08, 11) Marco Gammeri (Renault Clio Rs), in 151,63, 12) Crispino Farace (Fiat Uno 70 SX), in 152,72, 13) Antonio Ferraro (Fiat 126 Suzuki), in 153,68, 14) Gianfranco Catalano (Chey Sedan 34 Yamaha), in 153,83 15) Gaetano Pizzi (Fiat 126 Kawasaki), in 154,31.

Nella foto, Totò Arresta (Radical Prosort Suzuki) by Mario Gallà.


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