Intervista alla consigliera comunale di Partanna, Noemi Maggio

Ci vuole tracciare i capisaldi della sua attività politico-istituzionale?
Nel settembre 2016, sono stata nominata Assessore alle politiche sociali – istruzione – cultura dal sindaco in carica Nicolò Catania fino a giugno 2018, anno in cui gli elettori venivano chiamati alle urne. In quella competizione elettorale, la scelta è stata di candidarmi a Consigliere comunale, per la lista civica “Partanna città europea” cui era collegato il sindaco Nicolò Catania.
Eletta con un più che soddisfacente risultato elettorale, sono stata nominata capogruppo consiliare, membro della 1^ e 4^ commissione, dal giugno 2018 fino al 5 ottobre del 2019, data in cui sono rientrata a far parte della Giunta comunale, come assessore all’istruzione, cultura, politiche sociali e al patrimonio culturale e artistico fino a maggio 2023, anno in cui sono state indette le nuove elezioni amministrative.
Candidata nuovamente con la lista civica “Partanna città europea“, collegata al candidato sindaco Antonino Zinnanti, sono risultata la prima eletta della lista con 590 preferenze.
Dal 29 maggio ad oggi quindi ricopro il ruolo di consigliere comunale di opposizione, capogruppo del gruppo consiliare “Partanna città europea”, vicepresidente della 4^ commissione consiliare e componente della 1-2-3^ commissione.
Ci da’ un giudizio complessivo entrando nel merito dell’azione amministrativa condotta dal sindaco Li Vigni fino ad ora?
In circa un anno e mezzo in cui il sindaco Li Vigni e il suo esecutivo hanno amministrato il paese, il mio giudizio personale non è e non può essere positivo in quanto è sotto gli occhi di tutti la condizione in cui versa la città. Il paese si presenta poco curato, spoglio e inanimato.
Una delle più importanti manifestazioni che ha sempre distinto Partanna per numero di presenze e risultati, cioè Artemusicultura, in questi 2 anni, con questa amministrazione, ha penalizzato i siti più importanti della città come ad esempio il Teatro Lucio Dalla, che in passato ha ospitato illustri artisti del panorama nazionale e in qualche caso anche internazionale. Anche la piazza Falcone e Borsellino è stata penalizzata a danno dei tanti commercianti che negli anni passati contavano molto sulla stagione estiva e a discapito dei tanti giovani spesso costretti a recarsi nei paesi limitrofi in cerca di un po’ di sano divertimento.
Invece, ho apprezzato molto l’impegno della Fondazione Sebastiano Tusa che con le sue attività, ha valorizzato il sito archeologico di contrada Stretto, un sito suggestivo e molto interessante, ma purtroppo lontano dal centro abitato.
Ritengo che anche su altri settori questa amministrazione non abbia spiccato per impegno e attenzione, per esempio nell’ambito della pubblica istruzione, della cultura e delle politiche sociali. Non sono stati garantiti i diritti come il trasporto urbano per gli studenti, la mensa scolastica per i ragazzi della scuola d’istruzione secondaria di primo grado e tutto ciò che era stato promesso in campagna elettorale, per esempio la mensa per gli studenti a km zero; il ripristino delle cucine della scuola di via Trieste ad oggi è solo nel programma elettorale.
Molti progetti culturali, che sono stati negli anni obiettivi raggiunti con caparbietà e impegno, grazie anche ai confronti e agli scambi di idee con i territori circostanti, non sono stati oggetto di interesse e di continuità da parte dell’attuale amministrazione. Solo per citarne uno, Nati per leggere, programma nazionale importantissimo, che avvicina alla lettura i bambini dai tre ai sei anni, e tutti gli eventi che coinvolgevano le scuole a pieno titolo e di tutti gli ordini.
Tutto questo che sto dicendo non è soltanto un mio giudizio che potrebbe essere condizionato dal ruolo di consigliere opposizione, ma emerge dalla stessa relazione che il sindaco ha presentato al consiglio comunale. Il sindaco leggendo la sua relazione ha mostrato poco entusiasmo, noia e disinteresse… ci saremmo aspettati entusiasmo, orgoglio e partecipazione, invece tutt’altro…il termine più ricorrente è stato “difficoltà”.
Io so benissimo quanto sia difficile amministrare una comunità, per questo anche il programma elettorale va contestualizzato: è facile promettere meraviglie, ma se poi questi progetti, per quanto affascinanti e interessanti sono impossibili da realizzare, si rischia di perdere credibilità. L’azione amministrativa va tagliata su misura al territorio e alla popolazione.
Che battaglie significative l’opposizione consiliare (e lei in particolare) avete finora condotte?
Il nostro gruppo di opposizione si è subito attivato per portare all’interno del consiglio comunale tutte le istanze che provengono dalla popolazione.
Una delle battaglie che portiamo avanti dal giorno in cui ci siamo insediati è stata quella di contestare fortemente la scelta dell’amministrazione di non procedere alla reintegrazione di una seconda assistente sociale. Considerato che il territorio di Partanna è molto vasto ed eterogeneo anche dal punto di vista sociale, nonostante l’incessante ed impeccabile lavoro svolto dall’unica assistente sociale di cui il comune è provvisto, una seconda unità sarebbe di grande utilità per l’intera popolazione. Ricordo che il Comune di Partanna è obbligato per legge, in base al numero di abitanti ad avere nel proprio organico almeno due assistenti sociali.
La cosa che ci rammarica è che abbiamo trovato un sindaco, una giunta e una maggioranza poco inclini all’ascolto e al confronto: per esempio, abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico sulla mozione proposta dalla maggioranza consiliare “Partanna città 30”, in quanto abbiamo percepito che nessuna categoria interessata alla mozione fosse stata mai interpellata, i commercianti, i vigili, gli stakeholder, gli autotrasportatori…Confronto che ci è stato negato.
Abbiamo inoltre presentato due mozioni, una per contrastare il randagismo e l’altra per favorire il verde pubblico; ma anche queste sono rimaste disattese. Solo per citarne alcune…
Le nostre battaglie partono sempre da un’istanza del territorio e dei cittadini, da un bisogno concreto e tangibile, ma non trovano l’ascolto e le attenzioni da parte dell’amministrazione.
Che programmate come opposizione per il futuro immediato?

Le nostre azioni non nascono per il semplice fatto che ricopriamo il ruolo di consiglieri di opposizione, ma partono dal presupposto che il nostro interesse è stato, è e sarà l’ascolto, la cura, il confronto per il bene del nostro paese e finché non verremo ascoltati su determinati temi, continueremo le nostre battaglie: come ricordavo prima, l’assistente sociale, il verde pubblico, il benessere del cittadino, la lotta al randagismo, i diritti dei più deboli e delle categorie che andrebbero tutelate prima di tutto.
Occorre ricordare che certe scelte politiche si fanno in sede di predisposizione di bilancio ed è lì che noi ci batteremo e ci spenderemo affinché i capitoli soprattutto dedicati al sociale vengano rimpinguati possibilmente con la stessa solerzia e cronometrica tempestività utilizzate per aumentare le indennità di carica.(a.b.)


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