FAVIGNANA – 60 volontari provenienti da tutta Italia; 1.920 ore lavorative gratuite; circa 200 sacchi di immondizia recuperati dalla pulizia delle spiagge e ancora circa una tonnellata e mezzo di rifiuti recuperati dalle discerbature e rimozione di materiale ferroso e inerte; il recupero del “Pozzo a leva” di Cala Grande e dell’abbeveratoio di Cala Rotonda, la pulizia dalle erbacce e dei rovi del sentiero comunale che porta al Castello di S. Caterina, la piantumazione di più di 70 oleandri, donati dalla comunità, sulla Strada Comunale Costiera di Mezzogiorno, la pulizia e la riverniciatura del ponticello di legno del molo pescatori a Punta Longa, più la pulizia dell’intero porticciolo e la pulizia dai rifiuti della scogliera che interessa la zona della Sicchitella sino al Faraglione.
Sono questi i dati chiari del valore civile della campagna di Volontariato 2013 conclusasi a Favignana, che ha coinvolto tanti giovani e meno giovani, al di fuori dei volontari, che hanno speso parte della loro vacanza in un’azione di impegno sociale attuata – con una mobilità sostenibile con il solo utilizzo di biciclette – assieme all’associazione Libera e a giovani detenuti della Casa di Reclusione di Favignana, per il recupero di un terreno confiscato alla mafia e un suo utilizzo sociale quale area di compostaggio domestico e orto.
L’iniziativa ha visto la realizzazione di alcuni incontri formativi con persone impegnate nella società civile e in politica (Francesco Forgione, già presidente Commissione Antimafia, Rino Giacalone, giornalista, Giacomo Messina, presidente della Cooperativa Calcestruzzi Ericina, Salvatore Inguì, coordinatore Libera Trapani, Umberto Di Maggio, presidente Libera Sicilia, Nicola Teresi, Libera Sicilia e i ragazzi di Addiopizzo di Palermo).
“Riteniamo che questa esperienza abbia rappresentato una crescita per tutti, per la comunità isolana, per l’ambiente, per i volontari che hanno faticato, lavorando spalla a spalla e visto le bellezze delle nostre isole e percepito chiavi di lettura differenti – dicono da Legambiente Egadi – e riteniamo che l’esperienza sia stato anche un momento di crescita per i ragazzi reclusi, che hanno lavorato assieme a giovani liberi vivendo momenti di comunità con i nostri volontari. Ringraziamo il Comune di favignana, l’Area Marina protetta, l’Ato e tutti i ragazzi delle pulizie che hanno raccolto i sacchi dei rifiuti”.
“I campi di volontariato di Legambiente nelle isole Egadi, giunti alla terza edizione – evidenziano Stefano Donati e Giuseppe Pagoto, rispettivamente Direttore e Presidente dell’Area Marina Protetta nonché (quest’ultimo) sindaco delle Egadi – oltre a fornire un importante contributo alla tutela ambientale, sono un momento prezioso di educazione e sensibilizzazione di turisti e cittadini. Ringraziamo Legambiente Egadi per la costante collaborazione all’AMP. Per l’anno prossimo cercheremo di realizzare campi anche a Levanzo e Marettimo”.