ROMA – Esperienza indimenticabile per i rappresentanti dell’AC della Parrocchia Santa Maria di Gesù di Mazara del Vallo che hanno partecipato il 25 aprile scorso in Piazza S. Pietro all’evento “A braccia aperte” organizzato dall’Azione Cattolica Nazionale in occasione della XXVIII Assemblea Elettiva del 26-27-28 aprile 2024 a Roma.
Dell’AC parrocchiale hanno partecipato il Presidente Alberto Alagna, il Vicepresidente del settore Adulti Salvatore Gianquinto, la Responsabile A.C.R. Antonella Rubino e le consigliere Anna Riggio e Vita Cucchiara.
Papa Francesco rivolgendosi agli 80mila presenti provenienti dalle associazioni parrocchiali di ogni parte d’Italia, ha iniziato il suo discorso proponendo, come punti di riflessione, tre tipi di abbraccio: l’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva e l’abbraccio che cambia la vita.
- L’abbraccio che manca: all’origine di ogni incomprensione c’è sempre un abbraccio mancato o rifiutato che crea pregiudizi fino a fare interrompere un rapporto.
- L’abbraccio che salva: l’abbraccio diventa vitale quando si vive con la dimensione della fede. Al centro della nostra esistenza infatti c’è proprio l’abbraccio misericordioso di Dio che salva, del Padre buono che si è rivelato in Gesù, e il cui volto è riflesso in ogni suo gesto – di perdono, di guarigione, di liberazione, di servizio.
- L’abbraccio che cambia la vita: Sono molti i santi nella cui esistenza un abbraccio ha segnato una svolta decisiva, come San Francesco, che lasciò tutto per seguire il Signore dopo aver stretto a sé un lebbroso.
Il papa ha concluso con l’invito ad essere “atleti e portabandiera di sinodalità”, nelle diocesi e nelle parrocchie di cui facciamo parte.
Alla fine ha ringraziato l’AC per quello che è e per quello che fa raccomandando a tutti di non dimenticare di pregare per lui, a favore, non contro.