A Cattolica Eraclea gemellaggio italo-francese tra turismo e cultura

CATTOLICA  ERACLEA – La Francia scopre Cattolica Eraclea e le sue località archeologiche e turistiche e la cittadina agrigentina conta di portare in Sicilia dei flussi di visitatori provenienti dalla regione della Picardie e dalla comunità di Bocage-Hallue, a nord di Parigi. Nel nome della cultura e del turismo si sono incontrati presso il palazzo comunale, per un primo approccio e conoscenza, gli amministratori di Cattolica Eraclea e di Vaux en Amienois, il sindaco Nicolò Termine, il primo cittadino d’oltr’Alpe Daniel Leleu e il presidente dell’associazione dei comuni francesi Claude Deflesselle, accompagnato dalla consorte.

I francesi hanno scoperto Cattolica Eraclea e il suo territorio, ricco di storia, beni ambientali, turistici ed archeologici, grazie a Girolamo Rizzuto, un cattolicese che ha lavorato nella Somme per circa 20 anni che ha fatto da gancio e grazie a Giacomo Spoto presidente della Pro Loco Cattolica Eraclea il quale ha offerto la sua collaborazione per accogliere dei flussi turistici francesi in ogni periodo dell’anno sia nella cittadina che ad Eraclea Minoa. Il sindaco Leleu era stato ad agosto a Cattolica e ha pensato di tornarvi per coinvolgere la comunità francese. Sono stati concordati dei protocolli di amicizia, di collaborazione turistica, culturale, economica da sottoscrivere tra le istituzioni nel prossimo mese di maggio durante la visita degli amministratori cattolicesi in Francia e successivamente a Cattolica Eraclea, tra luglio ed agosto, quando arriveranno i francesi che già annunciano l’iniziativa sulla stampa locale come “le Tambour du village” e “Bocage Allue info”.

La delegazione francese, accolta dalla Pro Loco, ha visitato Cattolica, Eraclea Minoa, la Valle dei Templi di Agrigento, i musei archeologici, Scala dei Turchi, Ribera, Sciacca, è ripartita da Trapani per Parigi, con un arrivederci per la prossima estate, quando le agenzie d’oltr’Alpe invieranno i primi turisti. “Possiamo aprire una grande parentesi – ci dicono il sindaco Termine e il presidente della Pro Loco Spoto – che può portare solo benefici di sviluppo economico e sociale. Sta a noi migliorare l’accoglienza”.


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