A Marsala Nextroutes, progetto volto a rafforzare le competenze digitali del personale degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa

MARSALA – Si attueranno best practices innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale. Che non passa soltanto dagli strumenti tradizionali, ma punta su linguaggi innovativi, esperienze, tecnologie già sperimentate con successo. Musei e siti archeologici hanno virtualmente preso coscienza della distanza in atto con il pubblico e hanno deciso di potenziare un percorso volto a creare ambienti e linguaggi differenti che colmassero il divario tra istituzione culturale, personale e visitatori. In questo campo si muove NEXTROUTES, progetto innovativo, finanziato dal programma Erasmus Plus, che mira a rafforzare le competenze digitali e creative del personale degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa.

Se ne parlerà a Marsala dove per la prima volta – martedì 3 dicembre dalle 16 al Parco Archeologico Lilibeo – si riuniranno i rappresentanti di otto Cultural Routes del Consiglio d’Europa (sono 48 gli Itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa, otto di questi in Italia e due in Sicilia), ospiti de La Rotta dei Fenici, itinerario certificato sin dal 2003. Si discuterà di strategie per affrontare le sfide del settore, puntando su tecnologie all’avanguardia e modelli di gestione condivisi.

Nella giornata di studi saranno coinvolti operatori culturali, esperti di turismo e innovazione che potranno fornire feedback. Tra gli esperti e i testimoni attesi, Fabio Viola, Raffaele Vitulli e Alberto Samonà del Consiglio di amministrazione del Parco Archeologico del Colosseo. Si parlerà anche delle nuove proposte basate sul Turismo rigenerativo di cui la Rotta dei Fenici è promotrice tra i primi in Italia. Per Turismo Rigenerativo si intende un nuovo trend che si sta affermando: in questo caso, infatti, il viaggiatore contribuisce al benessere ambientale, economico e sociale del luogo (per esempio, usando solo mezzi pubblici, vivendo nelle case del posto (like a local), scegliendo ristoranti a km0, e arricchisce le comunità, ma la sua esperienza ne esce migliorata e trae un benessere individuale in termini di rigenerazione fisica e spirituale, contribuendo al miglioramento del luogo visitato.


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