A Partanna c’era una volta…il Grifo d’Oro

Che meravigliosa città la nostra, una città da … fiaba! Non per nulla tutte le storie riguardanti le realtà socio-economiche più significative del passato iniziano immancabilmente con “c’era una volta …”. C’era una volta … l’Ufficio del Registro, … la ferrovia, … un nucleo di Polizia di Stato, … una Sezione Staccata del Tribunale, … il carcere mandamentale, … l’Esattoria Comunale, … due sale cinematografiche, … un Istituto Magistrale autonomo, … un servizio postale pomeridiano, … una Guardia Medica continuativa, … una fabbrica di imbottiture per auto Fiat, … una Banca Cooperativa… Tutte istituzioni che davano lustro e ricchezza alla città e servizi ai cittadini di Partanna e dei comuni viciniori. E tutte istituzioni che, più o meno colpevolmente, i partannesi si son fatti sfuggire di mano. E quando credevamo che non ci fosse più niente da perdere, se non lo stesso status di “Comune”, ecco l’ennesimo “c’era una volta”. La sorte di passare a miglior vita è toccata stavolta al “Grifo d’Oro”, un Concorso di Teatro-Scuola gestito dall’Istituto Comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta”. E la perdita non è stata di poco conto, se si riflette sul fatto che nel corso di 12 anni (era nato, infatti, nel 2001) tale Concorso ha convogliato a Partanna centinaia di scuole provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia, con un afflusso medio di docenti, alunni e genitori pari a 1.000/1.500 unità annue. Una perdita notevole, pertanto, sia in termini economici che d’immagine. Ma tant’è, il disincantato partannese subirà anche stavolta senza profferire verbo, senza sentire neppure il bisogno di conoscere il motivo di tale “sconfitta”. Apatico e fatalista com’è (altri, forse, direbbero “babbu”) troverà probabilmente conforto nella filosofica espressione “E chi c’è di fari! Si vidi chi ‘un c’era vuluntà di Diu!”. Senza chiedersi se la responsabilità del declino del “Grifo d’Oro” non stia, magari, in un mondo molto più vicino a lui di quanto non creda: in quel mondo da cui in passato, con altre gestioni, il Concorso in questione aveva trovato lodevole sponsorizzazione. Fuor di metafora, l’Amministrazione Comunale e la Banca Cooperativa!