FAVIGNANA – Al via tra tre giorni a Favignana l’atteso week end all’insegna della musica e della moda tra artisti di fama nazionale e grandi firme italiane.
Da venerdì 20 a domenica 22 settembre l’isola ospiterà gli eventi “Note nell’Arcipelago del vento” e “Fashion Event”, organizzati con la direzione artistica di Lello Analfino dei “Tinturia” e la collaborazione di Massimo Minutella, la conduzione di Ramona Badescu e con il contributo dell’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo. Le tre serate – due di musica e spettacolo e l’ultima, conclusiva, di moda – sono tutte con ingresso libero, e vedranno alternarsi sul palco Luca Barbarossa, Sergio Caputo, Niccolò Fabi, Roy Paci, Erica Mou, Supercomboband, Me’Tresse e i Tinturia, che tornano a Favignana dopo l’evento di luglio dal titolo “Voci del Sud”.
“Avevamo preannunciato l’evento mesi fa – dice Lello Analfino – abbiamo promesso spettacolo di qualità a Favignana, dove intendiamo tornare a consolidare quest’esperienza realizzata grazie ad amici e colleghi che volentieri sono intervenuti e assicuriamo sano divertimento a chiunque interverrà, sperando che il numero delle persone che amano questo luogo bellissimo e di grande fascino, e che apprezzano gli artisti selezionati, sia davvero numeroso”.
Grande attesa pure per l’evento di moda che prevede anche l’esibizione di ballerini e acrobati dell’Accademia Lab Art e che propone una sfilata di 12 modelle professioniste che indosseranno capi di stilisti di fama nazionale e internazionale.
“Sono felice di venire a Favignana – dice la showgirl Ramona Badescu – dove non sono mai stata prima benché tutti sappiano quanto questo sia un luogo di meraviglie. Per me finora la Sicilia si fermava a Catania e a Palermo, quindi alla cassata e all’ospitalità della sua bellissima gente. Mi mancava quest’isola in cui spero certamente di tornare e dove presenterò una manifestazione di qualità, con modelle professioniste. Dal 13 ottobre sarò in Romania, a casa mia, per un programma di 42 puntate in cui si parla anche di turismo, e chissà che non si possa portare lì la Sicilia, per incrementare e incentivare le conoscenze dei luoghi, favorire il turismo e abbattere distanze e barriere di ogni tipo”.