Alcuni casi di punture di Trigone in provincia di Trapani

TRAPANI – Estate 2023: un ragazzo, avendo voglia di farsi un bagno in uno splendido mare siciliano, entrando gaudiosamente in acque con fondale sabbioso e camminando baldanzoso verso il largo, ha percepito, ad un tratto, un forte dolore trafittivo al piede. Il malcapitato, ignaro di cosa avesse calpestato, uscito immediatamente fuori dall’acqua, ha scoperto suo malgrado due fori sanguinanti sulla pianta del piede (Fig 1-2). Il piede, che gli procurava un male atroce, si era intorpidito e gli bruciava, subito dopo ha cominciato a gonfiare, le vene pulsavano ed era come se volessero esplodere. Il ragazzo è stato portato al Pronto Soccorso più vicino, e i medici, avendo contattato il centro antiveleni e avendo mostrato loro la foto del piede del ragazzo con la presenza dei due fori, non hanno avuto dubbi: si trattava di puntura di Trigone.

I Dasyatidae, comunemente noti come trigoni o pastinache, sono presenti nei mari temperati e tropicali di tutto il globo, mar Mediterraneo compreso e anche nelle acque dolci; sono pesci cartilaginei appartenenti all’ordine delle razze (Rajiformes).
ll trigone comune o pastinaca vive nei fondali sabbiosi o fangosi relativamente poco profondi, da 0 m fino a 200 m, con predilezione di fondali situati a 20-35 m. Le dimensioni massime possono arrivare a 140 cm per il disco e 250 cm per la lunghezza totale. La sua particolarità risiede nella lunga coda, che può arrivare a misurare 1.5 volte la lunghezza del corpo (disco), in cui è presente un aculeo velenifero che può risultare mortale per ľ’uomo e che si trova sulla coda in posizione dorsale.

TERAPIA DELLA PUNTURA DI TRIGONE
1) immergere la zona colpita in acqua calda alla temperatura massima tollerata (45-55°C) per 45′ minuti;
2) recarsi al Pronto Soccorso riferendo che la puntura è avvenuta a mare (fondale sabbioso);
3) contattare il centro anti-veleni di riferimento per una adeguata gestione del caso;
3) ecografia e/o radiografia dell’arto per escludere la presenza dell’aculeo o parte di esso;
4) profilassi anti-tetano (qualora il ciclo vaccinale sia incompleto);
5) terapia antibiotica per la profilassi di eventuale insorgenza di infezioni;
6) terapia steroidea;
7) profilassi antitrombotica, qualora si evidenzino esiti di trombosi localizzata.

PREVENZIONE
Va detto che le punture di trigone non pongono seri pericoli di vita. L’unica prevenzione, nel caso in cui ci si dovesse trovare in spiagge con fondali sabbiosi (essendo il trigone un animale che si apposta sotto la sabbia) è quella di entrare in acqua strascicando i piedi sul fondale evitando così di schiacciarlo. Infatti, di solito, il trigone non è aggressivo ma, quando viene schiacciato dal peso dell’essere umano, rizza la coda e trafigge con l’aculeo il piede o la gamba; pertanto, le calzature o le pinne possono non essere sufficienti a proteggere il bagnante dall’aculeo stesso.
RAPPORTO “ISTISAN” 2019/20: N. 8 CASI (ANNO DI RIF. 2015)
NOSTRA CASISTICA: N. 3 CASI (zona di Tre Fontane, Torretta Granitola, Mazara del Vallo) tra Giugno ed Agosto 2023
AUTORI: Davide Mililli (1), Matteo Battiata (2), Tommaso Mangogna (3)
(1) Specialista in Malattie Infettive e Tropicali, (2) Biologo della conservazione della natura, (3) Healthcare Data Analyst
Email: (1) milillidave@gmail.com (2) matteo.battiata@studio.unibo.it (3)tommymng87.tm@gmail.com


Pubblicato

in

da