TRAPANI – Si è chiusa la Bit, la Borsa internazionale del Turismo 2025 di Milano Rho, e si tirano le somme su una tra le più importanti vetrine internazionali di settore. Il primo bilancio per il territorio è più che soddisfacente per l’interesse mostrato dai moltissimi visitatori, italiani e stranieri, agenzie di viaggio e tour operator che si sono avvicinati al desk della DMO Sicilia occidentale e per le tante relazioni intessute nei tre giorni della Fiera.
Turismo sostenibile e slow. Vincente la strategia del Distretto Turistico di puntare un turismo rispettoso dell’ambiente, responsabile e slow per gustare le tante e diverse esperienze che il territorio offre. Le proposte consentono di programmare una visita non solo nei mesi estivi ma in ogni periodo dell’anno grazie alle mete naturalistiche con i percorsi trekking e le arrampicate, il cicloturismo e gli sport all’aperto, grazie ai siti archeologici, ai riti della Settimana Santa, agli eventi culturali nei suggestivi teatri e alle eccellenze enogastronomiche. La vacanza viene percepita anche come momento di benessere per il clima mite ma anche e soprattutto per le offerte degli operatori e per la visibilità della destinazione Sicilia Occidentale, ormai consolidata in Italia e all’estero grazie anche ai collegamenti con l’aeroporto di Trapani Birgi.
Portale di destinazione. Alla Bit è stato presentato il nuovo portale di destinazione www.westofsicily.com dove è possibile acquistare direttamente i pacchetti degli operatori di tutta la provincia. Nelle prossime settimane il portale sarà implementato con le nuove esperienze e sarà presentato al territorio.
Relazioni fuori fiera. Grande è stato l’interesse della stampa specializzata, dei tour operator e delle agenzie di viaggi non solo nei tre giorni della Fiera ma anche nell’evento organizzato prima dell’apertura della Bit, evento che ha prodotto un grande ritorno in termini di relazioni e contatti.
Turismo internazionale e delle radici. L’attenzione per la West of Sicily non arriva solo da turisti italiani ed europei ma anche dal Nord America, in particolare dagli Stati Uniti, e dall’America del sud. Un segmento in crescita alimentato da coloro che vanno alla scoperta dei luoghi di nascita degli avi e delle tradizioni raccontate e tramandate, un turismo di ritorno mosso da curiosità e sentimento che prende in considerazione borghi meno conosciuti e per un periodo di almeno sette giorni.
Dichiarazioni di
“Sono stati tre giorni molto intensi, ricchi di appuntamenti ed incontri – ha dichiarato Rosalia D’Alì, presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale – torniamo estremamente soddisfatti per l’entusiasmo che suscita il nostro territorio che abbiamo raccontato sotto ogni profilo. C’è tanto interesse intorno alla Sicilia Occidentale, una dimensione di sistema consolidata. Ringrazio gli associati, i Comuni e privati che credono nell’importanza di lavorare sul brand unico. Il lavoro di squadra è decisivo per ottenere risultati“.
La Sicilia è un unico grande sistema turistico e tutti lavoriamo sotto una regia comune. L’obiettivo è puntare sullo sviluppo del territorio basato sull’impresa turistica senza danneggiare le nostre specificità, non ci rivolgiamo al turismo di massa che porta ricchezza per periodi limitati ma vogliamo diluire le presenze in dodici mesi l’anno con servizi efficienti e a creare rispetto dell’ambiente, tema all’attenzione nazionale. Tutto è migliorabile certo, e la Bit è una bella opportunità per incrementare un sistema di relazioni che ora vanno mantenute con l’impegno di tutti”.