BOLOGNA – La recente revisione della Dichiarazione di Helsinki, che contiene i principi etici per la ricerca sugli esseri umani, afferma che tutti i ricercatori impegnati nella conduzione di un trial clinico dovrebbero registrarlo e riportarne i risultati.
Purtroppo, a fronte di milioni di volontari che hanno partecipato a trial finalizzati ad aumentare le conoscenze sugli effetti dei trattamenti per diverse malattie, un principio etico di simile portata continua ad essere largamente ignorato.
Di conseguenza, informazioni rilevanti su metodi e risultati dei trial rischiano di rimanere nascoste per sempre a medici e ricercatori, influenzando le decisioni terapeutiche, impedendo di erogare un’assistenza sanitaria realmente evidence-based e contribuendo all’inutile duplicazione della ricerca con ingente spreco di risorse.
Per tali ragioni nel gennaio 2013 è stata lanciata l’iniziativa AllTrials, promossa da organizzazioni internazionali (Bad Science, BMJ, Centre for Evidence-based Medicine, Cochrane Collaboration, James Lind Initiative, Public Library of Science, Sense About Science), già sottoscritta da oltre 50.000 pazienti, medici e ricercatori di tutto il mondo.
La Fondazione bolognese GIMBE ha realizzato la versione italiana del manifesto recentemente pubblicato da AllTrials.
Nato da un confronto continuo tra diverse organizzazioni internazionali, il documento contiene numerose proposte per raggiungere l’obiettivo di registrare tutti i trial e riportarne tutti i risultati, grazie al coinvolgimento internazionale di enti regolatori, registri di trial, finanziatori, Università e Istituzioni di ricerca, associazioni professionali e società scientifiche, riviste biomediche, pazienti e ricercatori.
La versione italiana integrale del manifesto di AllTrials è disponibile a www.evidence.it/alltrials