Amarsi per poter amare

Avevo dimenticato di lavargli la camicia, quella buona per i convegni o le riunioni importanti, come avevo potuto dimenticarlo? Si scagliò furente contro di me e cominciò a picchiarmi. Mi svegliai infreddolita e dolorante sul pavimento, la mattina seguente, e mi ricordai di una pubblicità vista alla Tv. Lo slogan era “ribelliamoci e amiamoci” e in quel momento decisi di andare ad uno degli incontri. Incominciai a prendere atto della situazione, ma il mio chiodo fisso era lui. Tornai subito a casa e fu la fine. Mi picchiò fino allo sfinimento, perché? Perché ero diversa dal solito, allegra, CONSAPEVOLE. Le percosse furono così forti da farmi perdere conoscenza, e per questo mi ritrovai in ospedale. Al mio risveglio vidi una sola persona, la psicologa della terapia, voleva che denunciassi. Lo amavo, ma ripensai allo slogan e decisi. Da quel momento ricominciai a vivere, ad amare la nuova persona che ero diventata.

Chiara Tusa e Vanessa Di Stefano, 4^ I


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