Ancilè,….forsi staiu sbagliannu strata!

di Antonino Bencivinni   Quello che sta succedendo nella politica di questi ultimi decenni e di questi ultimi anni in particolare, era inimmaginabile. Non esistendo più ideologie, le posizioni frequentemente cambiano anche al punto in cui non si sa più chi sta a destra o a sinistra. La sostanza è che oggi non ci meravigliamo poi tanto se i parlamentari o gli esponenti di partito cambiano casacca coinvolgendo il loro entourage che una volta si colloca nell’ambito di un colore politico e polemizza con chi è dell’altro colore; il giorno dopo (si fa per dire) riprende (e capita di frequente) il colore dei vecchi avversari che diventano ormai amici, ma con un imbarazzo generale. E’ successo anche nel territorio della ex provincia di Trapani con deputati della zona che, lasciando posizioni assunte al momento delle elezioni, poi di fatto sono andati in posizioni che oggi sono di area governativa: l’on. Giovanni Lo Sciuto che è stato avversario di Felice Errante (che è oggi sindaco) alle elezioni comunali di Castelvetrano, ora che è passato all’Ncd, è andato ad occupare un’area politica che nel frattempo a livello locale era stata occupata dal sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Ragion per cui i due, che erano stati avversari locali, si sono ritrovati nella stessa barca politica ed hanno deciso pertanto (ed a questo punto anche a ragione) di allearsi pure a livello comunale. Dal canto suo l’onorevole Paolo Ruggirello che si collocava in un’area che non sembrava certamente di sinistra, ora è entrato di fatto nel Pd. Cioè i due deputati, in maniera autonoma l’uno dall’altro, hanno lasciato le vecchie posizioni (che non erano più governative) per approdare in porti che in questo momento sono ben saldi al Governo. Questi “passaggi” non possono lasciare indifferente il sindaco di Partanna Nicola Catania che ha cercato soprattutto negli ultimi anni di non prendere una chiara posizione politica (in consiglio comunale lo sostengono liste civiche) anche se non è un segreto per nessuno la sua “amicizia”, e soprattutto quella del suo “esperto” Angelo Bulgarello, con il senatore Tonino D’Alì (Forza Italia). Ecco spiegata la nostra copertina che esprime il travaglio di Catania che (se le sue ambizioni, che oltrepassano la sua condizione di sindaco, devono trovare un loro sbocco) non può non temere di stare sbagliando strada politica, continuando a flirtare troppo col centrodestra e non allacciando rapporti più intrinseci a sinistra.


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