PALERMO – “Il mondo della giustizia, a Palermo come nel resto d’Italia, riesce ad andare avanti anche grazie all’impegno e all’abnegazione del personale amministrativo che, nonostante le numerose difficoltà, contribuisce a garantire i servizi ai cittadini. Servono però nuove assunzioni a tempo indeterminato e strutture adeguate per i lavoratori e gli utenti”. Lo dice Roberto Immesi della segreteria provinciale di Palermo di Confsal-Unsa, primo sindacato del ministero della Giustizia, nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“E’ necessario – spiega Immesi –anzitutto valorizzare il personale già assunto che aspetta ancora il Fondo risorse decentrate del 2020 e del 2021, la terza tornata delle progressioni economiche, le progressioni giuridiche e il contratto integrativo, anche per contrastare l’inflazione crescente, e procedere all’assunzione a tempo indeterminato di nuove unità nei profili maggiormente scoperti. Gli addetti dell’Ufficio per il processo, assunti per due anni e sette mesi ed entrati in servizio all’inizio del 2022, hanno diritto ad avere risposte chiare sul loro futuro, specie in vista del secondo bando che dovrebbe portare al reclutamento di altre 8 mila unità. A questo si aggiunga che è ormai improcrastinabile puntare sull’informatizzazione e sull’ammodernamento degli edifici giudiziari, anche in termini di risparmio energetico”.