PALERMO – “Occorre un cambio di passo nella definizione delle politiche della Regione. La cultura è un asse portante dello sviluppo economico dell’Isola ma per vedere risultati concreti occorre che vi sia una regia unica che metta a sistema l’azione svolta dai diversi rami dell’amministrazione regionale. Ma soprattutto ci vuole un patto di fiducia tra pubblico e privato che ci porti nel breve tempo a valorizzare le nostre risorse apportando contributi necessari in materia di innovazione tecnologica e buone prassi. Non abbiamo tempo. I nostri figli devono trovare in Sicilia quelle opportunità e quel clima di fiducia necessario a investire qui le loro energie. Perché questo avvenga è necessario operare una vera e propria rivoluzione culturale che coinvolga ciascuno di noi e che orienti strategicamente ogni azione della pubblica amministrazione. Le imprese si aspettano comportamenti virtuosi e coerenti e questo è il presupposto indispensabile per recuperare la fiducia dei mercati”.
L’ha detto questa mattina (21 dicembre) l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Elvira Amata, rivolgendosi agli operatori culturali presenti all’incontro “Le cooperative culturali e turistiche della Sicilia” organizzato da CulturMedia e LegaCoop Sicilia.
“Stiamo lavorando – ha precisato l’assessore Amata – ad un grande momento di confronto pubblico con tutte le categorie che operano nel mondo della cultura per definire insieme il percorso da seguire nei prossimi anni. Noi siamo già all’opera per razionalizzare l’attività dell’amministrazione dei beni culturali e rimuovere eventuali ostacoli che rallentano l’attività degli uffici. Un’amministrazione agile, trasparente e dotata delle risorse necessarie a svolgere la propria azione è il presupposto indispensabile per qualsiasi attività di programmazione”.