Belice, al via le attività del festival di documentari “Visioni notturne sostenibili”

GIBELLINA – Riprende la marcia del Festival “Visioni notturne sostenibili”, la rassegna di documentari incentrata sulla realtà sociale della Valle del Belice, la cui settima edizione era stata rimandata a causa dell’emergenza coronavirus. Si riannoda perciò il filo del discorso interrotto nei mesi scorsi, dopo che il festival, organizzato dal Cresm (Centro ricerche economiche e sociali per il meridione) di Gibellina, era entrato a far parte di “Cinema e immagini per la scuola”, il piano nazionale di educazione visiva per le scuole promosso dal ministero per l’Istruzione e dal ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.

A partire dunque adesso sono le attività rivolte agli studenti, ai giovani ed agli artisti del territorio, coinvolti nella realizzazione della kermesse, ideata e diretta da Giuseppe Maiorana, che si concluderà la prossima primavera in una tre giorni prevista il 27-28-29 maggio tra Salemi e Gibellina, nel corso della quale verranno proiettate le opere dei videomaker che risponderanno al bando di selezione aperto fino al 27 marzo 2021.

Il via ufficiale al percorso è stato dato questa settimana con la partenza del primo workshop dal titolo “Raccontare storie intrecciando i linguaggi della comunicazione”, iniziato ieri (15 dicembre) a Gibellina nello spazio antistante la sede del Cresm, nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, con contributi dell’artista Peppe Zummo, della società di produzioni audiovisive Melqart, e degli street artist del Collettivo Fx, nato a Reggio Emilia nel 2010 ed operativo in varie città d’Italia e del mondo, per l’occasione impegnato nella realizzazione della facciata del museo “Belice/EpiCentro della memoria attiva”.

Venerdì, invece, comincerà il workshop centrato su “Catalogazione e archiviazione di documentari”, tenuto da Alessandro De Filippo, docente di Storia e teoria dei nuovi media presso Abadir, l’Accademia di Design e Arti visive di Catania: il seminario si svolgerà da qui a gennaio in una serie di incontri in presenza ed in videoconferenza, rivolto agli studenti dell’Istituto di istruzione secondaria superiore “Francesco D’Aguirre-Dante Alighieri” di Salemi e Partanna, ed avrà come oggetto di studio la collezione del Centro per il cinema indipendente “Kim Video”.

Nel frattempo sono anche aperte le iscrizioni al concorso “Giovani visioni”, con scadenza fissata il 30 aprile 2021, al quale possono prendere parte ragazze e ragazzi di età compresa tra i 13 ed i 20 anni, inviando videoclip sul tema “Partire, restare, rigenerare”, in modo da valorizzare gli aspetti artistici, culturali ed ambientali della Valle del Belice, raccontando luoghi, persone e storie originali dall’alto valore identitario.

«Riprendiamo le attività, secondo lo spirito che caratterizza il nostro Festival, con un’edizione ancora più ricca di eventi che ci vedranno impegnati in numerose azioni, prima di arrivare alle giornate conclusive in programma a maggio – dice il direttore artistico, Giuseppe Maiorana – Una rassegna aperta da due workshop preliminari che hanno lo scopo di formare le giovani generazioni alla comprensione dei linguaggi della comunicazione, sperimentando anche le pratiche attuali di valorizzazione dei beni materiali e immateriali. Le attività, proprio per far fronte alla situazione di emergenza attuale, si svolgeranno sia in presenza che da remoto, sempre nel rispetto delle misure anti-Covid – continua – Certamente sarà un’edizione “sui generis” ma ci permetterà di rileggere ancora una volta la realtà odierna, attraverso la diffusione dei documentari secondo nuove pratiche di fruizione. Sono convinto che faremo tesoro di questa inedita interpretazione del Festival, per meglio sperimentare nuove modalità di partecipazione».


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