Borsa della Ricerca – In.Sicily: premiate tre start up siciliane e uno spin off dell’Università di Palermo

ALCAMO – È una Sicilia innovativa e al passo con i tempi quella che esce dalla prima edizione della Borsa della Ricerca – In. Sicily, terminata oggi (17 giugno) ad Alcamo e che ha riscosso il plauso dell’Assessorato alle Attività produttive guidato da Mimmo Turano, che si è messo a disposizione delle richieste del mondo della ricerca e dell’innovazione per facilitare i percorsi di sviluppo e rendere più competitiva l’imprenditorialità dell’Isola.

Trentuno tra start up e spin off hanno presentato a oltre quaranta tra aziende, enti e investitori, i propri “pitch”, una presentazione promozionale in cui hanno esposto a una platea di possibili investitori, le informazioni chiave sui propri progetti.

Tre le start up e uno spin off universitario premiati durante gli In.Sicily Awards, in cui sono stati consegnati quattro premi speciali: Best Pitch, Best Player, Best Design e Best Vision, per celebrare l’impegno e la ricerca delle realtà ad alto contenuto tecnologico che rappresentano un valore importante per il nostro Paese.

A Navhetec, una start up innovativa derivata dallo spinoff accademico dell’Università di Palermo, il premio “Best Pitch”. Il team composto da ricercatori universitari offre una tecnologia per isolare i composti biofunzionali vegetali con proprietà salutistiche. Navhetec, utilizzando le vescicole del limone, da sole o in combinazione, mira ad offrire prodotti naturali da utilizzare in diverse applicazioni: composti antinfiammatori, cosmetici, alimenti e bevande.

Il premio “Best Player” è andato a Ohoskin, una start up innovativa che nel 2019 ha brevettato un materiale alternativo alla pelle, ottenuto dai sottoprodotti di arance e cactus. Per realizzarlo usa un processo di economia circolare che, grazie a una filiera trasparente e certificata, trasforma lo scarto in un nuovo materiale di lusso per le industrie dell’automobile, della moda e dell’arredamento.

A Kemonia River, una start up palermitana, la giuria ha conferito il premio “Best Design”. Gli ideatori hanno prodotto e commercializzato ODLA, una tastiera di scrittura digitale della musica accessibile anche ai non vedenti che potranno, per la prima volta, scrivere e leggere la musica in autonomia e senza bisogno di Braille o altri dispositivi.

Infine, il premio speciale “Best Vision” è stato conferito a Kymia, una start up tutta al femminile che ha brevettato Pistactive-f, il primo principio attivo estratto dal mallo del pistacchio di Bronte dal più alto potere antiossidante del mercato. Nasce così una crema viso antirughe ecosostenibile dagli scarti dell’oro verde siciliano. Il principio attivo presto sarà fruibile per il mercato nutraceutico, farmaceutico ed alimentare, grazie alle ricerche in collaborazione con l’Università degli studi di Catania che ne ha scoperto ulteriori proprietà.

Diversi, nel corso delle presentazioni, i progetti e le idee innovative che spaziano dalla sostenibilità, alla cosmetica, all’innovazione farmaceutica, ma anche soluzioni per facilitare la ricerca di un parcheggio, per la promozione e vendita di alimenti di altissima qualità, filtri per il trattamento di acque reflue o ancora un robot per la pulizia automatizzata di grandi impianti fotovoltaici.

Nata nel 2010, la Borsa della Ricerca ha fatto incontrare oltre 250 tra spin off e dipartimenti di 64 atenei italiani, 184 tra grandi imprese e investitori che, attraverso strumenti innovativi on e off line, incontri e progetti sono entrati in contatto e hanno collaborato alla diffusione di best practice e alla circolazione di idee innovative. La Borsa della Ricerca – In.Sicily è organizzata dalla Fondazione Emblema in collaborazione con l’Assessorato regionale delle Attività produttive.


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