Categoria: Antichi Proverbi Belicini
-
Un fari pidita a cu avi culu
a cura del dr. Francesco La Rocca Non fare scorreggi in direzione di chi ha un culo per farli meglio. Il proverbio ribadisce la necessità di non strafare, sapendo riconoscere che non è opportuno affrontare o mettersi contro chi è più forte o più bravo.
-
Vali chiossà na sinnacatura chi un ranni feu senza misura
a cura del dr. Francesco La Rocca. Ha più valore una sindacatura che un feudo smisuratamente grande. Il proverbio ribadisce i vantaggi del potere e della politica rispetto al possesso di grandi ricchezze (anche se le cose sembra che ora stiano un po’ cambiando).
-
A lu ‘nfilici e a lu disgraziatu ci chiovi ‘nculu puru assittatu
a cura del dr. Francesco La Rocca Al povero cristo e al disgraziato piove nel sedere anche se sta seduto. Il proverbio ribadisce che piove sempre sul bagnato: il povero disgraziato è destinato ad essere sempre più povero e più disgraziato (ovverossia, in altra versione, “lu cani muzzica sempri lu sfardatu”).
-
Nun sunnu tutti omini chiddi chi piscianu a lu muru
a cura del dr. Francesco La Rocca Non sono tutti veri uomini quelli che fanno la pipì al muro (stando cioè in piedi). Il proverbio sottolinea il fatto che non basta essere di sesso maschile per avere forza e grinta: occorrono tutte le altre caratteristiche di energia e virilità per essere veri uomini, capaci e…
-
Mancia picca, si vo campari; parla picca e inzirtirai; spenni picca e arricchirai.
a cura del dr. Francesco La Rocca Mancia picca, si vo campari; parla picca e inzirtirai; spenni picca e arricchirai. Mangia poco, se vuoi vivere; parla poco e indovinerai; spendi poco e arricchirai. Il proverbio sottolinea, secondo i canoni di una saggezza popolare che considera la ricchezza un approdo positivo, che nella vita quotidiana occorre…
-
Lu sceccu di sti tempi va a la scola, a li spaddi di lu porcu nasci l’ala
a cura del dr. Francesco La Rocca Lu sceccu di sti tempi va a la scola, a li spaddi di lu porcu nasci l’ala. In quest’epoca, l’asino va a scuola, alle spalle del maiale spunta l’ala Il proverbio sottolinea le novità assurde che si registrano in periodo recente: l’asino che studia (e non deve…
-
Tri su li cosi chi un s’arrinescinu a cumprenniri: la ricetta di lu dutturi, la carta di musica e lu discursu di lu minchiuni
a cura del dr. Francesco La Rocca Tri su li cosi chi un s’arrinescinu a cumprenniri: la ricetta di lu dutturi, la carta di musica e lu discursu di lu minchiuni. Tre sono le cose che non si riescono a capire: la ricetta del medico, la carta musicale e il discorso del minchione. Il proverbio…
-
L’abbanniata
Bandire, dar pubblico avviso gridando o cantando, vendere all’incanto la mercanzia, imbonimento, è la traduzione che si può dare in italiano al vocabolo siciliano “abbanniata” o “vanniata”. Una volta la merce era conservata “nta li scaffiati” (negli scaffali) dei negozi o delle botteghe; a richiesta del compratore, il negoziante o il bottegaio, prelevava la merce…
-
Ci dissi lu sceccu a lu mulu: semu nati pi dari lu culu.
a cura del dr. Francesco La Rocca L’asino dice al mulo: siamo nati per sgobbare. Il proverbio sottolinea la convinzione, molto diffusa nel passato, dell’ineluttabilità del proprio destino e della difficoltà a cambiare condizione: chi è nato per fare lavori umili e di fatica, infatti, è destinato a continuare a farlo.
-
Dopu chi la Batia l’arrubbaru, ci ficiru li mura vati.
a cura del dr. Francesco La Rocca Dopu chi la Batia l’arrubbaru, ci ficiru li mura vati. Dopo che è avvenuto il furto, hanno costruito le protezioni ai beni (i muri alti). Il proverbio sottolinea che spesso si ricorre alle opportune protezioni ai propri beni dopo che questi vengono derubati (ed ormai, quindi, non c’è…
-
Corpu miu, taci ed agghiutti, ora chi si ‘nsignatu a tutti i botti.
a cura del dr. Francesco La Rocca Pacenza, corpu miu, taci ed agghiutti, ora chi si ‘nsignatu a tutti i botti. Pazienza, corpo mio, taci e inghiotti, ora che hai imparato a subire di tutto. Il proverbio sottolinea la capacità di sopportazione dei siciliani di un tempo che accetttavano con rassegnazione qualunque angheria e qualsiasi…
-
Megghiu lassari sciavuru e no fetu
a cura del dr. Francesco La Rocca Megghiu lassari sciavuru e no fetu E’ meglio lasciare odore e no puzza Il proverbio intende sottolineare l’esigenza che, tra i due estremi, è preferibile, ad esempio quando si è ospiti, farsi ben ricordare magari lasciando regalìe, piuttosto che farsi ricordare male perché si è stati un po’…
-
Un t’assittari ni la cartedda di la munnizza
a cura del dr. Francesco La Rocca Non sederti sulla pattumiera Il proverbio esprime la critica nei confronti di chi, avendo raggiunto un traguardo inaspettato, comincia a comportarsi come chi si sente “un cazzo e mezzo”, dimenticando le sue caratteristiche precedenti.
-
L’omu centu, la fimmina unu L’uomo cento, la donna uno
a cura del dr. Francesco La Rocca Il proverbio esprime la differenza notevole che un tempo c’era tra uomo e donna relativamente alla quantita di scappatelle tollerate e perdonate: per le donne, una era già troppa; per il troppo dell’uomo bisognava arrivare a cento.
-
La liggi è uguali pi tutti, ma cu avi dinari si nni futti.
a cura del dr. Francesco La Rocca La Legge è uguale per tutti, ma chi ha soldi se ne frega Il proverbio esprime l’antica poca fiducia nella giustizia – sulla carta uguale per tutti – quando l’imputato è una persona ricca in condizioni di pagarsi un buon avvocato e non solo….
-
Ci su tanti buttani a mucciuni chi chiddi ‘mpalisi perdinu lu pani.
a cura del dr. Francesco La Rocca Ci sono tante puttane di nascosto, che quelle palesi rischiano di perdere clienti. Il proverbio, espressione del moralismo antisessuale e antifemminista del tempo antico, esprime l’idea della notevole diffusione di pratiche puttanesche (in realtà spesso solo sessuali) di molte donne cosiddette “per bene”.
-
Cu mancia fa muddichi.
a cura del dr. Francesco La Rocca Chi mangia fa briciole. Il proverbio esprime l’idea che chi fa qualcosa inevitabilmente commette qualche errore (ma è meglio, comunque, fare)
-
Li casi vuonnu e li terri dunanu.
a cura del dr. Francesco La Rocca Li casi vuonnu e li terri dunanu. Le case fanno fare spese (di riparazioni) e la terra invece dà frutti. Il proverbio esprime i’importanza che un tempo si attribuiva alla terra come fonte esclusiva di ricchezza.
-
Antichi Proverbi Belicini
a cura del dr. Francesco La Rocca Iri a tavula e nun manciari, iri a lettu e nun durmiri, aspittari e nun viniri su’ tri peni di muriri. Andare a tavola e non mangiare, andare a letto e non dormire, aspettare qualcuno che non viene, sono tre pene da morire. Il proverbio esprime il disagio…