Cattivissimo me 3 di Pierre Coffin, Kyle Balda, Eric Guillon, con le voci di Max Giusti, Arisa e Paolo Ruffini; Usa 2017; colore, durata 96’. Animazione.
Gru ha un fratello gemello, lo avreste mai detto? Si chiama Dru (doppiato anche lui da Max Giusti), vive in un sontuoso palazzo, veste di bianco, ha una folta criniera bionda, un animo frivolo e no, non è la metà buona del malvagio fratello, anzi tiene a precisare che la cattiveria è una tradizione di famiglia. Ma ormai Gru è fuori dal giro e si dedica alla giustizia se non fosse che, insieme a Lucy (Arisa), viene licenziato dalla Lega Anti Cattivi per essersi lasciato scappare lo spietato ladro Balthazar Bratt (Paolo Ruffini). I minion esultano auspicando un ritorno da supercattivo del loro capo che, invece, si oppone con determinazione all’idea e delusi, i piccoli aiutanti gialli abbandonano la casa di Gru. In realtà, l’unico a custodire il segreto per la risoluzione di tutti i problemi è proprio il goffo fratello Dru. Giunti al terzo capitolo si assiste ad un ulteriore successo di questa saga amatissima e pluripremiata, nonostante dal punto di vista comico non manifesti nulla di innovativo rispetto ai precedenti episodi. È innegabile la lentezza con la quale prende il via l’azione del film, infarcita di scene introduttive un po’ troppo lunghe e didascaliche, talvolta superflue. Così come è innegabile, di contro, anche il fatto che i personaggi siano scritti molto bene, con una personalità definita capace di seguire un percorso evolutivo coerente e credibile. Gru, ad esempio, è visibilmente cresciuto nel ruolo di padre e Lucy sente l’irrefrenabile bisogno di conquistare la fiducia materna delle tre bambine. Questi aspetti costituiscono la carta vincente del film, conferendo spessore alla trama e il conforto di un sicuro e sano divertimento allo spettatore. Lo dimostrano soprattutto gli incassi al botteghino, visto che negli Stati Uniti Cattivissimo me 3 è stato il film più visto dell’estate e in Italia gli incassi hanno superato i 10 milioni di euro in nemmeno una settimana di proiezione. In fondo i minion non cantano male…
Elenia Teri