Sebastiano Bacile, 69 anni di età, ha festeggiato i suoi 25 anni dall’operazione di trapianto di cuore avvenuta nel gennaio del 1988. Il donatore di allora era un ragazzo di 27 anni. Ammalatosi nel 1980 di una miocardiopatia dilatatoria che si aggravava sempre di più, il sig. Bacile si affidò all’équipe del prof. Vincenzo Gallucci (ormai deceduto) dell’Ospedale civile di Padova. Dopo l’operazione perfettamente riuscita, iniziò il calvario dei controlli. Per i primi sei mesi Bacile ogni quindici giorni fu a Padova per accertamenti medici; questi poi furono ogni tre mesi e poi ancora due volte l’anno, fino a quando a partire dal 2008, i controlli sono stati effettuati presso l’Ismett di Palermo con l’eliminazione, quindi, del grosso disagio dei viaggi in aereo, del soggiorno in Veneto, ecc. Bacile dopo il trapianto a prescindere dai disagi del controllo e delle cure, ha condotto una vita pressoché normale ed ha cercato di prendere contatti, senza però riuscirci, con la famiglia del giovane donatore che per ragioni di privacy gli è rimasta del tutto sconosciuta. “Non posso che essere riconoscente – ci ha detto, però – alla famiglia del ragazzo che pure non conosco grazie al cui cuore ho potuto rinascere e condurre la mia esistenza per tutti questi anni”.
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