Continua la violenza nel carcere minorile

PALERMO – L’Istituto penale per minorenni di Palermo resta al centro delle cronache per le continue violenze e gli atti di aggressione contro il personale di Polizia Penitenziaria di cui si rendono protagonisti alcuni detenuti. Ultimo grave episodio, il 28 agosto scorso, sul quale riferisce Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il primo e più rappresentativo della Categoria, che questa mattina (1 settembre) ha inviato una dura lettera ai vertici dell’Amministrazione per la Giustizia minorile di Roma: “Sabato scorso si sono vissuti grandi momenti di tensione per una sconsiderata protesta dei detenuti del carcere minorile che prima hanno rifiutato di rientrare nelle celle e poi hanno dato vita addirittura all’incendio delle suppellettili che avevano in cella. La protesta è stata gestita al meglio dai pochi agenti in servizio ma è evidente che servono provvedimenti urgenti”.

Il SAPPE denuncia proprio “lo stato di abbandono del personale di Polizia Penitenziaria dell’Istituto penale per minorenni di Palermo” ed auspica urgenti provvedimenti: “l’amministrazione della Giustizia minorile non ha emanato alcun dispositivo sulle regole di gestione e soprattutto d’ingaggio per fronteggiare i soggetti violenti, abbandonando al proprio destino la Polizia Penitenziaria che purtroppo opera, nei turni di servizio quotidiani, senza uomini sufficienti e senza mezzi idonei per fronteggiare questo gravissimo dilagante fenomeno, che mette ad alto rischio l’incolumità del personale. Il SAPPE adesso dice veramente basta! Va bene il rischio del mestiere ma a questo punto sta diventando sempre più pericoloso fare questo lavoro senza uomini e mezzi appropriati e senza una formazione adeguata. Un plauso va dunque ai poliziotti dell’Ipm di Palermo che, coordinati al meglio dal Comandante di Reparto, hanno fronteggiato l’emergenza con grande professionalità”.

Capece ricorda che da mesi il SAPPE “denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri. Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa”, conclude. “E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”.


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