“Cumu fini?…Si tira la pietra e si nasconde la mano?”

di  Antonino  Bencivinni    Il sindaco di Partanna Nicolò Catania, che, come è noto, aspira politicamente a qualcosa di più di una semplice reiterazione della sua esperienza di sindaco, ha cominciato sempre più esplicitamente a fare i passi politici ritenuti opportuni per realizzare i suoi scopi di più ampia prospettiva: l’apertura al Psi, fatta peraltro in un momento particolare della vita del partito (il congresso comunale del 6 marzo scorso) rientra certamente in questo suo obiettivo. Potrebbe dunque essere forse pronto un assessorato in giunta per i socialisti, ma questo passo va a rilento: non si capisce bene se per i ritardi fisiologici della politica, per la prudenza dei socialisti (che devono pure fare i conti con le loro alleanze politiche e con le diverse ambizioni dei singoli del pletorico direttivo) o per una scelta del sindaco Catania che sarebbe costretto a privarsi di un suo assessore di fiducia per aprire ai socialisti, pensando però al tempo stesso al Pd e a tenerselo il più possibile buono. Tuttavia la costituzione il 6 aprile del gruppo consiliare dei Democratici per Partanna che fa capo al deputato regionale (del gruppo Pd) Paolo Ruggirello e che si è dichiarato da subito di maggioranza e di sostegno al sindaco, è indubbiamente un fatto di rilevanza politica che rende più forte (con consistente copertura a sinistra) la posizione di Catania e le sue aspirazioni politico-istituzionali. Intanto però i socialisti, aspiranti assessori, scalpitano.


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