Curiosità sulle nostre nemiche d’estate

Un’altra estate è arrivata, ed oltre a mare e belle giornate in compagnia saremo anche costretti, puntualmente come ogni anno, a subire le zanzare. Ci sono mille curiosità che girano per il web e che si possono attribuire a questi fastidiosissimi insetti che imperversano nelle nostre notti e non dimostrano assolutamente nessuna pietà. Ne riporto solo alcune che ci sono sembrate più particolari ma soprattutto più utili per combatterle, rispettando la natura. Mi sono sempre chiesto come fanno a notare la nostra presenza, ossia come mai appena andiamo a dormire loro decollano dalle loro postazioni e si precipitano verso la nostra pelle. A quanto pare sono due i fattori che le spingono verso di noi (parlo al femminile perché sono le femmine a pungere, i maschi sono vegetariani, o vegani, come è di moda dire adesso): hanno la vista ad infrarossi, quindi anche al buio riescono a percepire il calore che emette il nostro corpo, inoltre sono particolarmente attratte anche dall’anidride carbonica che espiriamo normalmente. Dunque calore + anidride carbonica non ci fanno passare inosservati, ahimè! La zanzara femmina cerca il nostro sangue soltanto quando è fecondata, ed usa il nostro sangue come nutrimento per le proprie uova; ha un segnale chimico che manda lo stop quando il sangue ingerito è sufficiente, tant’è che per dimostrarlo alcuni scienziati, riuscendo ad inibire questo segnale, hanno visto in laboratorio zanzare succhiare sangue fino all’esplosione. Odiano il bianco, amano il nero ed il rosso, muoiono col freddo ma non sopportano il caldo, forse per questo hanno quest’aria perennemente incazzata. Ci sono nel mondo oltre 2.000 varietà di zanzare che vivono dalla tundra artica fino alle foreste tropicali. La maggior parte sono attive all’alba e al tramonto, mentre poche preferiscono pungere durante il giorno. Qualche anno fa alcuni ricercatori trovarono una nuova specie di zanzare nella metropolitana di Londra, discendenti da quelle che volarono nei tunnel quando vennero scavati circa un secolo fa. Una volta prediligevano pungere gli uccelli, ora si arrangiano con topi, ratti e passeggeri. Raramente si sono incontrate con le loro colleghe che vivono alla luce del sole. Il loro DNA cambia da una linea della metropolitana all’altra. Sono molti milioni le morti all’anno causate da malattie trasmesse dalle zanzare: fino a tre milioni soltanto in Africa sono le vittime della malaria, mentre malattie mortali come la Dengue, la febbre gialla e il virus del Nilo sono altresì causate dalle nostre simpatiche amiche. Assoluzione piena invece per l’AIDS: la gente infetta ha infatti pochissime particelle virali nel sangue e quello portato dalla zanzara non è sufficiente a trasmettere la malattia. Inoltre questo tipo di virus viene ucciso dalla digestione dell’insetto stesso. Almeno per questo, possiamo ringraziare…Abbiamo visto cosa amano, vediamo adesso cosa odiano: escludiamo gli insetticidi perché oltre ad essere ovvio è anche rischioso per la salute e per l’ambiente; esse sono prede naturali di lucertole, rane, gechi e soprattutto pipistrelli, tant’è che non di rado nelle grandi città vengono installati dei bat-box nei parchi per ospitare i pipistrelli; non sopportano l’esalazione della cipolla, l’acido acetico e l’acido citrico, inoltre esistono diverse piante in grado di allontanare le zanzare, soprattutto citronella, cedrina, gerani, basilico, lavanda, menta. Chi pensa che invece ne sono attirate si sbaglia, piuttosto sono attratte dalle pozzanghere d’acqua che si formano nei sottovasi dopo averli innaffiati (immergendo una moneta di rame nell’acqua dei sottovasi si crea comunque un ambiente sfavorevole). Dimentichiamo nulla? Ah sì, l’accoppiamento! Bè, le zanzare possono accoppiarsi a mezz’aria, spesso in appena 15 secondi, mediante un rituale ben collaudato ed efficace: sono i maschi ad individuare la femmina, in quanto hanno una quantità di cellule sensoriali nelle orecchie molto simili a quelle dell’uomo, quindi in grado di identificare le femmine in base al ronzio prodotto anche a decine di metri di distanza. Quando una zanzara rileva il battito d’ali del sesso opposto, comincia a sincronizzare il proprio con quello del potenziale compagno. I maschi più abili possono effettuare questa sincronizzazione in pochi secondi, le femmine ci mettono molto più tempo per sincronizzarsi. In fondo, se ci pensate, un comportamento molto simile a quello umano! Buone vacanze e buona estate a tutti.

 

Fabrizio Barone


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