Deposito preliminare e transitorio di circa duemila tonnellate di rifiuti

CASTELVETRANO – Deposito preliminare e transitorio di circa duemila tonnellate di rifiuti, presso il Polo Tecnologico Integrato in contrada Airone a Castelvetrano.

Si tratta di un deposito preliminare e per quanto tempo si prevede lo stoccaggio?
I rifiuti saranno suddivisi per categorie ed in particolare i rifiuti speciali/pericolosi come saranno trattati?
Si rischia di realizzare una discarica abusiva priva delle autorizzazioni del Codice Ambiente?
La VAS è stata fatta e tiene conto dello stoccaggio di 2000 tonnellate di rifiuti indifferenziati?
Quale ente controllerà la corretta gestione del sito di rifiuti indifferenziati?
Questi gli interrogativi che si pone Legambiente Sicilia sulla autorizzazione, da parte del governatore Crocetta, del deposito preliminare e transitorio di circa duemila tonnellate di rifiuti, presso il Polo Tecnologico Integrato in contrada Airone nel comune di Castelvetrano. “Preoccupa il temporaneo, poiché in Sicilia – dichiara Giuseppe Salluzzo, presidente del circolo Legambiente Crimiso di Castelvetrano – significa spesso definitivo. Molti i motivi di allarme. Intanto l’area dell’impianto è limitrofa all’invaso del fiume Modione, il fiume che per alcuni chilometri attraversa l’area agricola ad uliveti e sfocia a mare all’interno del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa. Inoltre il deposito è a rischio diossina, considerato l’immane incendio che qualche giorno fa ha interessato l’impianto. Da sottolineare che l’incendio dei pascoli secchi in quella zona è regolare ad ogni estate. E ancora, il Comune di Castelvetrano è proprietario dei pozzi comunali (impianti di captazione) dell’acqua potabile da distribuire ai cittadini fruitori del servizio acquedotto, e a poche centinaia di metri in contrada Airone Staglio si trova l’impianto “ex Bottino Clemente” dove vengono raccolte tutte le acque emunte dai pozzi comunali e rilanciate ai serbatoi generali della città. Da tempo sollecitiamo l’avvio della raccolta differenziata. Solo a regime – conclude Salluzzo – servirà il polo tecnologico di contrada Airone, realizzato per il trattamento dell’umido, quindi, per la produzione di compost, ma nelle giuste quantità e modalità per un corretto trattamento di rifiuti in un ciclo che parte dalla differenziata fino al riuso dei diversi materiali”.


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