PALERMO – “Abbiamo affrontato tutti i temi connessi all’aumento della violenza in città, con il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto l’operato di Confcommercio, raccogliendo ben volentieri l’invito del prefetto Mariani alla compattezza, alla corresponsabilizzazione per una sicurezza integrata e alla massima collaborazione. Noi ci sentiamo parte integrante di un sistema di sicurezza partecipata a fianco delle forze dell’ordine: abbiamo apprezzato la fermezza con cui il prefetto ha confermato che verranno applicati tutti gli strumenti a disposizione per contrastare gli ultimi gravissimi fatti di cronaca e siamo certi che tutto ciò sortirà effetti positivi”.
Lo ha detto Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale con delega alla legalità e sicurezza, al termine della riunione straordinaria del Comitato per l’ordine e la sicurezza alla quale hanno preso parte anche il presidente della Fipe (pubblici esercizi) Antonio Cottone e il presidente del Silb (locali da ballo e discoteche) Vincenzo Grasso: entrambe le associazioni aderiscono a Confcommercio.
Sono stati affrontati i problemi più urgenti che riguardano la sicurezza in città e la qualità della vita di tutti i cittadini e delle due categorie maggiormente coinvolte nei temi della movida cittadina, sui quali Confcommercio ha più volte posto l’accento, nella certezza che una situazione di diffusa illegalità non può in alcun modo giovare alle imprese che rispettano le regole, anche facendo fronte a costi straordinari.
“Dobbiamo distinguere – ha ribadito Patrizia Di Dio -: ci sono aspetti legati alla movida, che vanno disciplinati anche con appositi regolamenti che abbiamo contribuito a scrivere da tempo per combattere l’abusivismo nelle attività di intrattenimento e di somministrazione di bevande alcoliche, e aspetti legati alla criminalità, come i frequenti furti a tutte le attività, le rapine, le spaccate, le risse o le sparatorie. Abbiamo riscontrato attenzione nell’ascolto e c’è la volontà comune di coordinare azioni condivise, utili ad abbassare il tasso di criminalità della città”.