PARTANNA – Cento anni e non li dimostra! Nel caso di Domenico Randazzo (classe 1914) è quanto mai vera l’espressione.
Nella stanza in cui si sono raccolti amici e parenti, autorità civili e religiose per festeggiare il suo centesimo anno, il sig. Randazzo non sembrava il più anziano, eppure era lui il festeggiato.
Scherzando ha detto: “Quando mi sono risposato qualche tempo fa con una rumena, mi si diceva che c’era sicuramente un errore nella data di nascita”. In realtà non c’era nessun errore e lo hanno ricordato oggi anche i rappresentanti dell’Associazione combattenti e reduci (Antonio Mangialomini, Martino Li Causi e il cav. Antonina Zarzana) presenti per consegnare una pergamena al sig. Randazzo, che è stato tra i primi iscritti, se non il primo, all’associazione.
A festeggiare il “giovane” centenario, che si sente anche in grado di guidare l’auto, c’erano anche il parroco della Chiesa Madre don Pino Biondo e, in rappresentanza dell’amministrazione comunale per la momentanea assenza del sindaco Nicola Catania, il vicesindaco Antonino Zinnanti e l’assessore Nicolò La Rosa.
Domenico Randazzo ha avuto nove tra fratelli e sorelle una delle quali, Luigia, 87 anni, è stata presente all’occasione e solo un’altra è ancora in vita e si trova lontana.
A festeggiare Domenico, l’unico figlio, Andrea con la moglie Enza De Blasi; l’unica nipote, Giuseppina col marito Pietro Calcagno e i due pronipoti Maria Chiara (18 anni) e Salvatore Calcagno (14 anni).