Dopo sei anni di chiusura, completato il riallestimento del MAC, Museo d’arte Contemporanea, “Ludovico Corrao”

GIBELLINA – Riapre il MAC, il Museo d’arte Contemporanea di Gibellina. Circa 2000 opere degli artisti, scultori, fotografi che accorsero nel Belice distrutto dal terremoto, per ricostruire la cittadina nel segno dell’arte, coinvolti dall’allora sindaco Ludovico Corrao a cui è intitolato il museo che vanta la collezione più ampia del Sud Italia. In soli due anni restaurate dodici opere d’arte disseminate per la cittadina.

Nei primi giorni di marzo del 1980 un collezionista saccense incontrò il sindaco – esteta e ne restò affascinato, tanto da dirottare su Gibellina, che da poco più di dieci anni tentava di rimettersi in piedi, la sua enorme collezione di grafica. Il collezionista era Nino Soldano, il sindaco Ludovico Corrao: nasceva così la prima cellula del Museo d’arte contemporanea di Gibellina, sotto il tratto di Enrico Baj, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Mario Schifano, per citarne solo alcuni. Non esisteva una sede, non c’erano spazi, le 83 opere della collezione Soldano furono momentaneamente conservate nei locali della scuola elementare e da lì trasferite, un anno dopo, in un’ala dell’Istituto Comprensivo Papa Giovanni XXIII. A distanza di trent’anni, e più, di vicende diverse, dopo l’ultima chiusura per ristrutturazione con fondi comunitari durata sei anni, il Museo viene riconsegnato alla comunità. Ieri (mercoledì 21 luglio), il MAC, il Museo d’arte contemporanea “Ludovico Corrao” di Gibellina è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dell’assessore regionale ai Beni Culturali Alberto Samonà, del direttore generale alla Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, Onofrio Cutaia; del vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, della figlia del senatore Ludovico Corrao, Francesca Corrao, dell’architetto Mario Cucinella, incaricato del progetto di valorizzazione del Cretto di Burri. Dal sindaco di Gibellina Salvatore Sutera e dall’assessore alla Cultura Tanino Bonifacio – artefici della riapertura – è giunto l’appello ad una legge speciale a tutela e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio di Gibellina.

L’attore Alessandro Preziosi ha letto frammenti de “La notte di Gibellina” di Massimo Recalcati. Omaggio a Franco Battiato del suo storico tastierista e amico Angelo Privitera che ha eseguito al pianoforte brani del cantautore, scomparso a maggio.

Il MAC ritorna alla luce dopo un complesso riallestimento che ne ridisegna interamente gli spazi, permettendo l’esposizione di 400 opere, il doppio di quante erano esposte prima della chiusura, ma solo una piccola parte delle oltre duemila che compongono “l’intera collezione, la più vasta del Sud Italia” come scrive il ministro della Cultura Dario Franceschini nel suo messaggio di saluto.

Da giovedì 22 luglio il MAC sarà aperto al pubblico dal martedì alla domenica (orari: 9.30 13 e 16 -20. Chiusura lunedì). Biglietto 7 euro, ridotto 5 euro. Nei due primi weekend (24 e 25 luglio e 31 luglio e 1 agosto), i residenti di Gibellina lo potranno visitare gratuitamente.

 


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