Numerosissime raccomandate sono state recapitate nelle settimane scorse ad altrettante famiglie di Partanna con la lieta novella che bisognava pagare l’imu sui terreni agricoli relativa al 2014 (Partanna fino a quel momento ne era stata esente perché classificata comune montano); tale novità “ovviamente piacevole” per i cittadini partannesi desiderosi di trovare un modo attivo per partecipare al consolidamento delle deboli entrate del comune, appariva però inficiata dalla possibilità di poter proporre ricorso alla Commissione tributaria provinciale di Trapani e, nel caso di esito positivo per il contribuente, di danneggiare anziché favorire il Comune. I commercialisti, contattati dai contribuenti, però, rassicuravano i cittadini desiderosi di far aumentare le casse del Comune, ribadendo che l’imu agricola è dovuta anche per il 2015.
Il mondo umano è bello perché è vario e anche, spesso, prevedibile nei comportamenti dei protagonisti: nessuno credo, però, che dopo l’arrivo dell’accertamento dei pagamenti dell’ici agricola, avrà avuto i pensieri che abbiamo delineato sopra. Piuttosto nella realtà ci sono state numerose lamentele che si accentueranno con i pagamenti dovuti con le prossime scadenze di metà dicembre (imu e tasi). I cittadini a fronte della forte pressione tributaria pretenderebbero proporzionati servizi, molti dei quali carenti come quelli evidenziati nelle foto. Quando i servizi ai cittadini sono assicurati in maniera soddisfacente si cementa il legame fra amministrazione e i cittadini stessi che sarebbero certamente pronti anche a fare più della loro parte come nel bozzetto inverosimile tracciato all’inizio di questo editoriale. Auguri, in vista del Natale, per un miglioramento della situazione attuale.