E sei misi…passaru!

di Antonino. Bencivinni. A sei mesi dal suo insediamento poniamo alcune domande al sindaco di Partanna Francesco Li Vigni:
Vuole darci qualche breve informazione sulla sua attività politica precedente a quella attuale?
Alla fine degli anni 90 sono stato chiamato dall’allora segretario del Pd a partecipare alla segreteria come esponente civico a Marsala. Esperienza durata pochissimo, poi sono andato a lavorare al Nord. Qui alle elezioni amministrative di Limbiate dopo una rottura dell’area progressista abbiamo costituito una lista civica di centrodestra che tuttavia non ha raggiunto il quorum. A Partanna sono stato designato assessore con la candidata sindaco De Benedetti. La mia attività politica si è, comunque, sempre caratterizzata dalla condivisione di un progetto senza necessariamente una colorazione politica specifica.
Si aspettava di vincere le elezioni amministrative del maggio scorso?
Ad una competizione si partecipa per vincere. Per la verità avevamo una netta percezione dello scontento diffuso che c’era a Partanna.
Quali errori, che poi l’hanno portato a perdere le elezioni, a suo avviso, ha commesso il gruppo che faceva capo a Zinnanti?
Preferirei parlare degli errori degli altri solo dopo un’analisi fatta da loro stessi sui loro errori.
La coalizione da lei guidata dove si colloca politicamente? Come si concilia la presenza nella sua coalizione di turaniani e di lombardiani con quella di esponenti di Rifondazione e del Pd?
Lombardiani e turaniani sono di provenienza centrista (ex democristiani), altri si collocano in un’area di centrosinistra. La cosa importante è tenere presente che si trovano insieme perché condividono un progetto amministrativo comune.
Che tempi prevede per risolvere problemi significativi, come ad esempio quelli dell’illuminazione pubblica, che ha ricevuto in eredità dalla precedente amministrazione?
I problemi principali per noi sono attualmente l’illuminazione pubblica ed il problema idrico soprattutto nel periodo estivo. Per quanto riguarda l’acqua abbiamo scoperto che la quantità di acqua che doveva essere assicurata da Siciliana Acque era di 40 litri al secondo, la città ne riceveva 32 litri. Avendo sollevato il problema con il ripristino della pattuita quantità di acqua il disagio si è di molto attenuato. Nelle zone in cui ancora persisteva la carenza di acqua abbiamo sopperito con le autobotti. Per quanto riguarda il problema dell’illuminazione pubblica, la vecchia amministrazione l’ha affrontato partendo dalla sostituzione dei corpi illuminanti (lampadine) con quelli a basso consumo con l’obiettivo di raggiungere un risparmio in bolletta. Il problema è scaturito dal fatto che nessun intervento è stato fatto sulle cabine e sulla rete elettrica. L’insieme dei due fattori ha portato al collasso l’impianto di illuminazione perché un impianto elettrico vetusto e cabine non dotate di regolatori di tensione elettrica hanno determinato la bruciatura delle lampadine e i cortocircuiti nelle cabine con la conseguenza di lasciare al buio interi quartieri. La critica che la mia amministrazione rivolge alla precedente è una sbagliata analisi degli interventi da fare e che oltre al danno per la comunità partannese c’è anche la beffa; la comunità infatti sta pagando questo danno con un mutuo acceso al credito cooperativo di 2 milioni e 200 mila euro circa a totale carico delle finanze comunali e quindi dei cittadini.
I partannesi ormai sono abituati ad estati di richiamo, lasciando stare le feste estive già trascorse, come pensa di organizzare adeguate prossime feste estive tenendo presente che allo stato attuale non ci sono più i 135 mila euro di finanziamento regionale e quelli dei privati?

Stiamo provvedendo a richiedere il finanziamento del progetto di Artemusicultura. Altresì coinvolgeremo in tutte le manifestazioni, come abbiamo già fatto quest’anno, principalmente le aziende di Partanna.


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