FAVIGNANA – “Non è stato facile. Non è facile. Ma tutti, dal primo cittadino all’ultimo, stiamo facendo il possibile per garantire il benessere delle nostre comunità e mantenerle ‘libere’ dal Covid. D’altronde il benessere, lo stare bene, è il prodotto di un insieme di circostanze e fattori. Accanto alla salute in senso stretto, sono necessarie condizioni di vita sostenibili, dal punto di vista economico e sociale e dal punto di vista delle prospettive”.
Salvatore Braschi, Riferimento Civico della Salute di Favignana, scende in campo a sostegno della richiesta della Giunta Forgione di applicare, per le isole minori italiane e per le Egadi in particolare, procedure che le “certifichino” come Covid free, procedure cioè assimilabili a quanto avviene per le isolette greche. Soprattutto in vista dell’estate.
Braschi – “gli amici mi chiamano Toto”, dice sorridente – ha maturato molta esperienza, sia come consigliere comunale, ruolo che ha ricoperto a lungo, sia come consulente (per esempio della Commissione Ambiente del Senato) e come componente di Commissioni (Riserva Marina “Isole Egadi” per conto del Ministero dell’Ambiente). Oggi è dipendente di una società partecipata dalla Regione Siciliana e ha avuto numerosi incarichi di responsabilità. Anche nel mondo del volontariato opera ormai da molti anni, in un’associazione ambientalista, Fareambiente MEE, ricoprendo incarichi di vertice.
“Sono al fianco dell’Amministrazione, e in particolare del sindaco e dell’assessore alla Sanità Dafne Borgia – spiega – perché quella per le isole minori ‘Covid free’ è una battaglia per il bene comune. Ed è basata sui dati di fatto: qui non ci sono contagi. Di fronte a questi dati di fatto è opportuno fare in modo che la popolazione delle Egadi possa far tesoro di questa condizione. Naturalmente – e non potrebbe essere diversamente – rispettando appieno una visione più generale e strategica della salute pubblica, e, dunque, procedendo con tutte le prassi necessarie, dai vaccini ai passaporti vaccinali, affinché non ci siano rischi per alcuno, che sia residente o di passaggio”.
È tematica che tocca direttamente il ruolo di Braschi, 54 anni, come Riferimento civico della Salute. “La mia adesione alla Rete Civica della Salute è un’adesione convinta, che nasce dalla volontà di fare appieno la mia parte è dalla consapevolezza che la salute è un bene collettivo per cui tutti ci dobbiamo impegnare, nelle nostre esistenze quotidiane. È un impegno che ho sentito di dover prendere a favore della comunità alla quale appartengo. In questo periodo comporta responsabilità particolarmente serie, ma, al di là del Covid, intendo dare il mio contributo alla Rete in ogni circostanza, perché rappresenta un importante supporto sia ai cittadini sia agli enti locali. E anche l’appello per la dichiarazione di ‘Covid free’ delle Egadi e delle altre isole minori nasce dalle stesse considerazioni: fare appieno la mia parte per supportare il benessere della comunità”.