Emergenza “Blue Tongue” negli allevamenti: Gennuso (FI) “Urgente campagna di prevenzione e ristori agli allevatori”

PALERMO – Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente indirizzata al Presidente della Regione Siciliana e agli assessori competenti (Agricoltura e Sanità) per affrontare la grave emergenza legata alla diffusione della febbre catarrale dei piccoli ruminanti, comunemente nota come “Blue Tongue”. La malattia, che sta colpendo duramente soprattutto le aree orientali e sud-orientali della Sicilia, ha già causato perdite economiche significative, con il sacrificio di centinaia capi di bestiame.

Nel suo intervento, Gennuso ha evidenziato come il contagio, trasmesso da insetti vettori, sia difficile da contenere senza adeguati strumenti di prevenzione. Il deputato azzurro ha sottolineato come altre regioni italiane abbiano già messo in atto misure preventive come l’uso di insetticidi specifici e campagne di vaccinazione di massa, ottenendo risultati incoraggianti nella riduzione dei focolai.

“È imperativo che la Regione Siciliana metta in campo azioni concrete per sostenere gli allevatori colpiti dalla Blue Tongue e adottare politiche di prevenzione adeguate”, ha dichiarato Gennuso. “Sono certo che il Governo regionale, con il presidente Schifani in prima persona, presterà la massima attenzione a questa situazione che mette a serio rischio un settore fondamentale per l’economia siciliana, come quello dell’allevamento ovino e caprino”.

Gennuso ha chiesto, tra le altre misure, che vengano implementati ristori urgenti per gli allevatori che hanno subito perdite ingenti e che vengano avviate campagne di vaccinazione e disinfestazione su tutto il territorio regionale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante e di un supporto tecnico-scientifico agli operatori del settore per prevenire ulteriori danni in futuro.

“L’arrivo della stagione fredda rappresenta una finestra di opportunità per agire con efficacia,” ha concluso Gennuso, “e garantire così la protezione del patrimonio animale della nostra regione”.


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