CASTELVETRANO – Fare coding a scuola senza usare il computer non solo è possibile, ma è anche molto utile per lo sviluppo del pensiero computazionale. È allora che si parla di coding unplugged, un’attività di apprendimento che, pur non prevedendo l’utilizzo di dispositivi elettronici, avvicina l’alunno ai meccanismi della programmazione e del ragionamento utilizzando anche il linguaggio corporeo e/o mimico-gestuale.
Giocando a programmare si impara ad usare la logica e a cercare strategie alternative per risolvere i problemi. Ed è proprio questo che hanno fatto i piccoli alunni della scuola dell’infanzia dell’ I.C. Comprensivo Radice – Pappalardo di Castelvetrano, i quali si sono cimentati in un’attività unplugged stimolanti e significative in occasione della CodeWeek 2019, manifestazione internazionale alla quale l’Istituto partecipa da molti anni con puntualità e numerosissimi eventi.
Nel plesso “G. Verga” hanno partecipato all’attività/evento dal titolo TUTTI A CASA!
I piccoli protagonisti hanno rappresentato gli animaletti del bosco che vanno alla ricerca di una tana dove trascorrere il letargo autunnale, guidati dalla voce di un bambino che impartiva i comandi in lingua inglese.
Nel plesso “Lombardo Radice” i bambini, nei panni dell’Ape Mina, dovevano arrivare all’alveare prendendo nettare dai fiori ed evitando gli insetti cattivi, guidati da un codice scritto attraverso simboli e frecce.
Le esperienze, particolarmente coinvolgenti, hanno avvicinato gli alunni ai temi della natura, degli animali e delle api, temi del progetto Erasmus+ nel quale le sezioni sono impegnate.
L’attività realizzata, infatti, è connessa anche al progetto Erasmus NATURE LOVING KIDS sul tema dell’ambiente naturale, progetto che vede coinvolte le sezioni di scuola dell’infanzia e le prime due classi della scuola primaria dell’istituto.
Così organizzato il Coding è alla portata di tutti i bambini i quali possono cominciare fin dalla più tenera età e in modo facile e divertente ad imparare giocando i concetti base di informatica e a vivere la tecnologia non soltanto da consumatori passivi ma da protagonisti creativi.