PARTANNA – Dopo le votazioni per stabilire i requisiti di urgenza della seduta del consiglio comunale del 31 marzo scorso, votazioni che ne hanno determinato l’invalidazione (con 7 consiglieri a favore e 7 contro), la giunta e il sindaco hanno deciso di emettere un comunicato che informasse i cittadini dell’irresponsabilità dell’opposizione che ha creato “una situazione a dir poco incresciosa e lesiva dell’interesse di tutti i cittadini”.
Nella seduta consiliare in questione, convocata, infatti, in sessione urgente per l’approvazione degli atti deliberativi relativi al Piano Economico Finanziario della raccolta dei rifiuti e delle relative tariffe da approvarsi improrogabilmente entro e non oltre il 31 marzo, “si sarebbe dovuto stabilire un abbassamento della Tari (tassa sui rifiuti)”.
Con l’invalidazione della seduta determinata dal voto dei consiglieri di opposizione, “si è consumato – si legge ancora nel comunicato – quanto di più inaudito si sia mai verificato nella recente e passata storia amministrativa della nostra città”; e ancora in riferimento ai consiglieri di opposizione, si è scritta “una pagina buia dell’attività amministrativa verificandosi una totale assenza, da parte di questi componenti, del ben che minimo rispetto del ruolo di rappresentanza della comunità”. In altri termini “gli atti deliberativi in questione, qualora approvati, avrebbero prodotto un notevole abbassamento della tassa sui rifiuti in capo a tutte le famiglie e le attività commerciali e artigianali di Partanna”.
“La questione, nella sostanza, ha comportato il mantenimento dell’attuale tariffa in atto non potendosi invece attuare NESSUNA RIDUZIONE, vanificando, di fatto, la nobile attività portata avanti dai cittadini nel praticare la raccolta differenziata che ha già raggiunto la percentuale di circa il 50%”.
Alla fine sindaco e giunta e maggioranza rivolgendosi nel comunicato con grande sarcasmo ai consiglieri di opposizione che hanno votato contro, hanno scritto: “Ci scuseranno i consiglieri Aiello, Biundo, Lo Piano, Libeccio, Bevinetto, Sanfilippo e De Benedetti se, attraverso un intenso ed estenuante lavoro, stavamo provando ad abbassare le TASSE”.