CASTELVETRANO – Gli alunni della classe 2^sez.C del plesso “V. Pappalardo” sono stati ospiti, il 22 maggio, della manifestazione “Giovani per la pace”, organizzata dal comitato regionale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra presso il complesso “Le Ciminiere” di Catania.
Tanti gli ospiti intervenuti, dal Vicario del Vescovo di Catania, mons. S. Genchi, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale per la Provincia di Catania, al Segretario generale dell’ANVCG, al Presidente regionale dell’associazione, ma soprattutto erano presenti i testimoni Rita Francardo, vittima civile dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale che ha perso una gamba ancora bambina, e Nicholas Marzolino che in Val di Susa, per un ordigno rimasto inesploso del secondo conflitto mondiale, nel 2011 ha perso la vista e un braccio, oltre a Raffaele Crocco, direttore responsabile dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo e diverse scuole da tutte le Province della Sicilia.
Al termine della manifestazione ha fatto seguito la cerimonia di consegna delle targhe e degli attestati di merito alle scuole e agli alunni che si sono impegnati nel progetto, abbracciato dall’I.C. “Lombardo Radice – Pappalardo”, unica scuola della provincia di Trapani presente e già dallo scorso anno scolastico COSTRUTTORI DI PACE.
La Commissione ha espresso lodevoli segni di apprezzamento per la classe 2^C ammessa alla fase nazionale, che ha partecipato nello scorso anno scolastico per la “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” che si celebra ogni anno il 1° febbraio, alla VI edizione del Concorso omonimo con un video multimediale dal titolo “Dalla memoria alla Storia 1942 – 2022”.
L’obiettivo del lavoro era quello di mettere in primo piano le conseguenze della guerra sui cittadini e, riprendendo il tema del concorso, “I bombardamenti sui civili”, “conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e … di promuovere, la cultura della pace e del ripudio della guerra.
Gli alunni quindi sono stati sollecitati a ricostruire, con l’aiuto di storici, ma anche di testimoni locali, un “pezzo” di storia della città di Castelvetrano durante i bombardamenti del 1943 e, ascoltando dalla viva voce di chi quegli anni li ha vissuti, hanno potuto comprendere la vita, le paure e gli stati d’animo comuni ai ragazzi del tempo. Il ricordo di quei tragici eventi è stato riattualizzato con il confronto, un secolo dopo, con i bombardamenti sulle città ucraine, distrutte dalla guerra che sta interessando la nostra Europa, al fine di trarre la conclusione che cambiano i luoghi ed i protagonisti, ma l’orrore della guerra è sempre uguale e che, soprattutto, le vittime maggiori dei conflitti non sono i militari, ma i civili, inerti e incapaci di affrontare con l’adeguata preparazione militare e psicologica gli effetti dei bombardamenti, delle distruzioni e delle morti.
L’apporto emotivo delle testimonianze di coloro che sono rimasti vittime delle bombe inesplose durante le guerre ha coinvolto gli studenti durante la manifestazione, perché hanno compreso che ciò che loro coetanei hanno subìto in termini di menomazione permanente sarebbe potuto accadere a loro: infatti tali conseguenze non sono dovute a imperizia o incoscienza, ma alla curiosità verso oggetti all’apparenza innocui.
La giornata a Catania è stata un’esperienza di grande impatto e molto coinvolgente che richiama al dovere di ciascuno di lavorare per la pace, partendo dalle aule scolastiche frequentate, che come ha detto Giovanni Paolo II “Con la guerra, è l’umanità a perdere. Solo nella pace e con la pace si può garantire il rispetto della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti”.
Gli alunni dell’I.C. Lombardo Radice-Pappalardo costruttori di pace
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