CASTELVETRANO – «Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura». Quest’inno di Pier Paolo Pasolini al piacere e all’importanza della lettura mirabilmente restituisce il senso del progetto “Libriamoci”, al quale anche quest’anno gli alunni delle classi terze della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice – Pappalardo” hanno preso parte con interesse, passione e grande entusiasmo.
Un doppio appuntamento dedicato al rapporto tra letteratura e scienza, svoltosi nell’Aula Magna del Liceo Classico “G. Pantaleo” nelle giornate del 7 e del 12 novembre, all’insegna della conoscenza di nuovi universi poetici, saggistici e narrativi, della condivisione di letture, interpretazioni, emozioni.
I nostri ragazzi hanno assistito agli spettacoli organizzati dagli studenti liceali, entusiasmandosi dinanzi alla riuscitissima parodia di Frankestein di Mary Shelley, plaudendo alle recitazioni in lingua greca di passi scelti del Giuramento di Ippocrate e in latino del De rerum natura di Lucrezio, apprezzando la chiave ironica delle pagine di Palomar e delle Cosmicomiche firmate da Italo Calvino.
Ogni gruppo classe, a sua volta, ha voluto offrire un breve spettacolo. Un’esperienza particolarmente intensa ed emozionante, che ha richiesto un grande lavoro preparatorio, condotto da tutti con impegno, cura dei particolari e, soprattutto, con il vivo desiderio di portare in scena il meglio di sé, suscitando negli spettatori immedesimazione e coinvolgimento, così da meritare l’applauso finale.
Sotto lo sguardo attento dei docenti di Italiano, che hanno coordinato il progetto, e della Dirigente, prof.ssa Maria Rosa Barone, gli allievi dell’Istituto si sono cimentati nella recitazione di alcune ottave dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, relative all’episodio di Astolfo sulla luna. Hanno proposto la lettura di versi immortali di Giacomo Leopardi, tratti da liriche che toccano il cuore e inducono a ragionare sul senso più profondo dell’esistenza, come Alla luna, l’Infinito, il Canto notturno. Hanno selezionato estratti molto significativi dalla Storia vera di Luciano di Samosata e presentato le loro riflessioni sulle molte questioni di bioetica sollevate dall’incalzare del progresso scientifico e tecnologico, rispolverando brani di Robert Louis Stevenson (Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde), Primo Levi (Covare il cobra), Leonardo Sciascia (La scomparsa di Majorana).
Hanno ideato presentazioni multimediali e video, lasciandosi ispirare da film di straordinario successo come L’uomo bicentenario e Indipendency Day, e proposto interessanti viaggi nel genere fantascientifico alla scoperta dell’umano, attraverso citazioni, immagini e musiche, rifacendosi anche ad opere cult come The Clock that Went Backward di E.P. Mitchell, The Time Machine di H.G. Wells, The End of Eternity di Isaac Asimov. Hanno analizzato alcune tra le più interessanti distopie consegnateci dalla narrativa novecentesca: da Brave New World di Aldous Huxley a 1984 di George Orwell, passando per Fahrehneit 451 di Ray Bradbury, che immagina un futuro in cui la lettura, proprio perché capace di potenziare il pensiero critico, è considerata un reato gravissimo da perseguire. Infine, hanno assemblato un originale modello di robot, per mezzo del quale veicolare ulteriori citazioni e spunti per la riflessione.
Gli alunni dell’I.C. “Lombardo Radice Pappalardo” protagonisti del progetto “Libriamoci”
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