di Vito Piazza
Dicevamo la volta scorsa che i partannesi sono i migliori guidatori del mondo, tanto che non hanno bisogno di applicare il codice della strada, quella norma inutile valida su tutto il territorio nazionale e che qualcuno chiama Codice della Strada. Pensate l’assurdità: il Codice della Strada prevede che ogni spostamento debba essere “segnalato”. Ma quando mai! Qui le frecce esistono solo nei film western. Sono usate dagli Indiani chiamati così da Cristoforo Colombo che credeva di essere arrivato nelle Indie e invece aveva avuto la sorte di scoprire l’America. Succede a chi possiede SERENDIPITA’. (Cos’è la serendipità? È cercare l’ago in un pagliaio e trovarci la figlia bbona e disponibile del contadino, è uscire da un posteggio senza freccia e non essere investiti. È vivere a Partanna la vita spericolata di Vasco Rossi e sopravvivere, insomma: è un colpo di culo continuo).
E come sempre farò ricorso alla mia esperienza per non rompere le palle agli altri.
Le teorie scientifiche hanno bisogno di convalide empiriche, vale a dire dettate dall’esperienza, realmente accadute, provate sulla propria pelle.
Scendevo con una mia partente che mai si era allontanata da Partanna in macchina, subito dopo i Capuccini. Davanti a noi un’Ape. Lenta, lentissima, il conducente aveva un mezzo di lavoro – per cui nutro profondo rispetto – e un telefonino dell’ultima generazione con cui si beava. Vado per mettere la freccia, ci avrei messo una frazione di secondo a sorpassare. La mia parente – che fa rima con prudente – mi dice: “Aspetta, non sorpassare”. Ubbidisco, avrà visto qualcosa che io, milanese e perciò poco accorto, non avevo visto. Poi la strada si fa larga, vuota, non viene nessuno. Rimetto la freccia. La mia parente: “Non sorpassare”.
Ubbidisco. Il corteo funebre dell’Ape continua. A questo punto il miracolo: il conducente dell’Ape mette la freccia a destra: finalmente! Potrò sorpassare, andrà a fare benzina. La parente: non sorpassare, guarda che va a sinistra. Penso che parenti serpenti, mi vuole prendere in giro. Stufo metto la freccia e mi accingo a sorpassare, improvvisamente come una folgore l’Ape – che aveva la freccia a destra – gira a sinistra! Poteva succedere un disastro. Evitato dalla preveggenza della parente di cui avevo osato pensar male.
A questo punto come dicono quelli che parlano bene, “sorse spontanea” una domanda:
– Ma tu come facevi a sapere che pur mettendo la freccia destra sarebbe voltato a sinistra?
– A sinistra c’havi la terra.
Cittadini stranieri, partannesi, emigranti, dirigenti scolatici con Grifo o senza Grifo, ma soprattutto amministratori e vigili urbani, non fate educazione stradale. Continuate a occuparvi delle multe come se Partanna fosse solo la strada mastra. Il Codice stradale non serve. Serve invece che forniate ciascun partannese di una mappa catastale. Si eviteranno molti incidenti.
Amministratori, continuate a favorire quelle ignobili gare automobilistiche che inducono all’emulazione con le loro derapate, con le auto truccate (ricordate Guccini di Dio è morto?: “Tra le auto preparate Dio è morto”…. Tra i miti dell’estate Dio è morto…., con i loro miti che li fanno sentire tanti Schumacker e Fittipaldi, con i morti lasciati ai bordi dello spettacolo…
Exempla trahunt.
Le frecce?
Bastano e avanzano quelle tricolori.