PARTANNA – A seguito di vari furti di cavi elettrici nelle varie contrade di Partanna e delle rimostranze di tanti cittadini che più volte si sono recati presso il Comando Arma di Partanna per rappresentare il grave disagio che si era venuto a creare in relazione all’asportazione di cavi elettrici di contrade popolate quali Vallesecco, Fontana e Santa Lucia, i militari hanno ritenuto di concentrare l’attività investigativa sui recenti eventi criminosi predisponendo dei particolari servizi in specie nelle ore notturne.
Lo scorso venerdì notte in contrada San Martino i Carabinieri della Stazione di Partanna intervenivano cogliendo sul fatto alcuni malavitosi che avevano cercato di appropriarsi di fili rame.
Una pattuglia della stazione Carabinieri di Partanna, infatti, nel transitare nei pressi della predetta contrada, dopo aver notato cavi elettrici penzolanti dai tralicci, ritenendo che era in atto un’azione criminosa, si appostava e avvistava due soggetti che, alla vista dei militari, si dileguavano tra i terreni circostanti, dimenticando però una buona parte di cavi elettrici asportati e già caricati su un’autovettura Fiat Punto che hanno dovuto abbandonare per poter eludere il controllo delle Forze dell’Ordine. La presenza di altro personale ivi appostato ha, però, reso impossibile il loro tentativo di fuga, i Carabinieri infatti si lanciavano al loro inseguimento. I malavitosi venivano raggiunti fino all’abitazione di famiglia e venivano catturati ed accompagnati presso la caserma di Partanna.
Sull’autovettura rinvenuta veniva trovato un ingente quantitativo di cavi elettrici pari ad oltre un Km di lunghezza e dal peso totale di circa 300 KG che, al mercato nero avrebbero fruttato almeno ottomila euro.
Tutto il materiale veniva poi restituito a personale della Società Enel. Sulla macchina i malviventi avevano un vero e proprio arsenale di materiali ed arnesi da scasso e taglio da utilizzare per questi tipo di reati. Ma oltre al materiale anzidetto, i due malviventi si erano disfatti dell’”arma principale” del reato consistente in una particolare “cesoia” artigianale della lunghezza di circa 8 metri che legata ad una trave in legno che fungeva da isolante, mediante azionamento di un congegno a corda gli consentiva, senza l’uso di scale, di arrivare fino all’allaccio principale della linea elettrica permettendo così di staccare i cavi e farli cadere a terra.
I due giovani arrestati, N.L. e D.C., rispettivamente di anni 24 e 18, entrambi abitanti di Camporeale sono già noti ai Carabinieri di Partanna per via di trascorsi giudiziari di analoga natura in quanto più volte arrestati e denunciati per furto aggravato.